22-12-2013
BOLOGNA/GENOA: LA PARTITA DELLA SVOLTA …..7!!!
Mi voglio ricollegare al modo di come vengono definiti il sequel di film come Rambo, Rocky, ecc.ecc.
oppure fiction nostrane come Don Matteo,Un medico in famiglia,
Distretto di polizia, ecc. ecc.: semplicemente con dei numeri, da due a tre,quattro,
cinque e via di questo passo.
Anche per il Bologna di quest’anno e per le dichiarazioni continuamente fatte prima delle partite,
si è tentato di adottare lo stesso sistema di numerazione con la fatidica frase
pronunciata più volte da allenatore, giocatori e società:
quella di oggi sarà “la partita della svolta”!!
Purtroppo,mentre per quei film era sinonimo di successo, per il Bologna sono solo
sinonimo di speranza, quando la frase”incriminata” viene pronunciata!! Un esempio? Mi riferisco a tutte quelle volte che è stata detta. Con il Genoa,dovrebbe essere la quinta volta che si dovrebbe ….svoltare!! Quindi quella di oggi la definirei “la partita della svolta…5!! Ma sarà la s…volta buona?
Doveva essere così con il Verona, persa poi nell’incontro casalingo, per tre a zero.
Con il Sassuolo in trasferta persa per due a uno.
Coi pareggi col Chievo V. e Inter in casa e con il Parma ,in trasferta.
Nessuna svolta, ma purtroppo….brusche frenate!!
Adesso però come la mettiamo vista l’attuale posizione in classifica?
Sarà un Natale magro…di punti ,o potremo mangiare, almeno una fetta di panettone in serenità!!!
Qui si continua a parlare prevalentemente dei problemi societari,
della costruzione o no del nuovo centro tecnico, di campagna acquisti,
e ogni tanto del…non calcio giocato della squadra!
Poi basta coi titoloni a pagine intere appena si rosicchia un punticino striminzito!!
Nei giorni scorsi si è parlato di una possibilità di cessione del
Bologna,da parte di Guaraldi e soci, solo nel caso che alla porta rossoblù,
bussasse un “temerario” pronto a sborsare trentacinque milioni di euro!!
Ma il Bologna di oggi li vale questa cifra? Certo a questa cordata (non dimentichiamo che c’era anche Massimo Zanetti
e che molti soci hanno già abbandonato)va dato atto,che a suo tempo
hanno evitato il fallimento del Bologna. Ora però dopo la grande visibilità e popolarità acquisita ,
a turno,da alcuni di questi salvatori,Guaraldi compreso,
credo che bisogna cominciare al rafforzamento della squadra,con il mercato di gennaio!!
Certo non è che in giro ci siano giocatori ,in grado di dare quella…svolta importante alla
classifica del Bologna. Bisognerebbe,come ha dichiarato il presidente,rinforzarsi
senza vendere qualche pezzo importante ( Sorensen, Diamanti o Kone) visto che la permanenza in serie A garantirebbe un futuro finanziario più tranquillo per il prossimo campionato.
Però una punta che garantisse da qui alla fine del campionato almeno
sette o otto goal….pesanti, ci vorrebbe!!
Come uno se non altri due centrocampisti che dessero più incisività
e spessore alla manovra della squadra senza parlare di due
laterali (le ex ali) che per lo meno riescano ogni tanto a saltare l’uomo per poi crossare.
Insomma mezza squadra andrebbe…rifatta!!!
E con Pioli,adesso come la mettiamo?
Non credo che Stefano dia di sua spontanea volontà le dimissioni (sarebbe per lui un’ulteriore sconfitta) .
Ma non credo neanche che la società lo esoneri,
con il rischio di doverlo mantenere comunque a libro paga,
sborsando ulteriori quattrini per un nuovo mister,
il quale trovandosi ancora “a spasso”, pur di rimanere nel
circuito calcistico che conta e visto che siamo nel periodo natalizio,
non si travesta da Babbo Natale e ci faccia il regalo di accettare e pretendere un buon
ingaggio,solo a salvezza ottenuta!!!
Che meraviglia, ne parlerebbero tutti i mass media!!
Speriamo che tra Chievo Verona, Sassuolo, Livorno Catania e perchè no anche
l’Atalanta ,facciano prima o poi qualche passo falso in concomitanza della vittoria del Bologna.
Solo così,per il Bologna e con la permanenza in serie A, per i tifosi rossoblù ………IL SOGNO CONTINUA !!!!!
06-12-2013
BOLOGNA E JUVENTUS: SARA' IL CAMPO OPPURE L'ARBITRO...A FARE LA DIFFERENZA!!!!
Non è facile pronosticare un risultato positivo per la partita di questa sera tra Bologna e Juventus!!
Il cuore mi dice Bologna,il campo, forse Juventus,
ma spero che a fare la differenza,non sia colui che dovrebbe garantire,
assieme ai suoi collaboratori, la regolarità della partita.
Il cuore mi dice anche che, se coloro che scendono in campo,
naturalmente di parte rossoblù,pensano prima di tutto alla Bologna città,
alle sue abitudini,ai suoi cittadini e ai suoi tifosi,credo che dovrebbero affrontare
questo impegno,con tanta forza e tanta grinta,in difesa di quei colori che non…sbiadiranno
mai nei cuori dei propri sostenitori. A Parma ,la squadra, seppure in dieci per quasi tutto il secondo tempo,ha dimostrato grinta e carattere ,
mancato in prescedenti partite, dove sono state buttate al vento vittorie
che sembravano omrai a portata di mano.
Ho piacere per Curci, che sta dimostrando di non essere un portiere…alla frutta,
come molti addetti ai lavori ,l’avevano ormai dipinto!!
Non è per tornare sull’argomento delle così dette punizione per comportamenti
scorretti dei tifosi juventini.
E’stato uno scandalo e una vergogna l’aver dato la
possibilità,seppur con dei bambini,di riempire le curve che sarebberon dovute
rimanere deserte per le note vicende!!. Ma allora che punizione,
è visto che il tifo infernale profuso dai dodicimila futuri supporter della Juventus
è stato di gran lunga più incisivo di quello che solitamente
viene fatto dagli ultras ed company!!
A mio avviso è stata una presa in giro anche nei confronti di quelle società,
che le ammende le hanno subite fino in fondo.
Ribadisco che sarebbe più logico e sarebbe
pure un buon deterrente,la penalizzazione da uno a tre punti per quelle società
che …inciampano in tifoserie poco corrette!!Sembrerebbero pochi, ma alla fine di un
campionato peserebbero molto ai fine di una salvezza o di uno scudetto,
oppure per le qualificazioni nei vari tornei internazionali. Per tornare al Bologna, nell’ultima
partita casalinga con l’Inter, abbiamo tolto un po’ di….giallo
e sorriso al nuovo presidente “interindonesiano” Erick Thohir.
E allora perche’ non provare a sbiancare
anche le …zebrette, lasciando loro solo il colore..nero, ma di rabbia !!
Sappiamo che la Juventus ha un organico sia tecnico che societario nettamente superiore al
Bologna,ma a volte la forza di volontà,il cuore la rabbia,possono fare
di più del valore economico ed atletico. Come ho detto prima,
è il cuore che mi fa pensare e scrivere queste impressioni.
In ognuno di noi c’è il desiderio di quel ..”colpo grosso”che ancora
quest’anno non è arrivato!!Va bene, la Juve è la Juve , però dovrà
prima o poi capitarle una giornata meno perfetta delle altre,
e anche se prima in classifica, a mio avviso non lo è come etica morale,
per colpa di una piccola frangia
dei suoi tifosi, che la società, dovrebbe individuare e punire severamente.
Se una squadra vuole essere la prima in tutto lo deve essere a “tutto tondo”!! Speriamo,
che dopo l’Inter,anche la Juventus possa scivolare (pareggio) o cadere
(sconfitta) qui al Dall’Ara, dove già altre volte, (anche se poche) è successo!!
Dai Bologna facci sognare, perché se batti la Juventus
per tutti i tifosi rossoblù…. IL SOGNO CONTINUA
24-11-2013
JUVENTUS: NON SONO (PIU’) UNA SIGNORA!!!!
Alla luce dei recenti fatti accaduti in quel di Torino,
domenica 10 novembre scorso durante la partita, Juventus/Napoli,
vinta per altro meritatamente dai bianconeri,
ho voluto parafrasare il successo di Loredana Bertè,
Non sono una….signora, con il momento alquanto scandaloso e vergognoso,
della tifoseria bianconera.
Le due giornate di squalifica,
con la chiusura della curva sud per le prossime partite contro Udinese e Sassuolo
e per un turno, con lo sbarramento della curva nord,
non fanno certo onore alla cosi detta “SIGNORA DEL CALCIO ITALIANO”!!
La cosa che mi fa più pensare e riflettere, è che già da giorni noto una “levata di scudi!”
a favore della Juventus società facendola passare da “vittima”
per ciò che le è successo, come se quasi tutte le società di calcio,
dalle serie maggiori a quelle inferiori, non avessero “rapporti o contatti”
molto stretti con la maggior parte dei tifosi,dei club ultras e non.
E’ mai possibile,che nell’anno 2013 ancora non riusciamo a debellare o controllare,
quello che viene sempre definito “uno sparuto gruppo di poveri imbecilli”
che mettono a rischio l’onore, la credibilità dei veri tifosi e le casse
della società per cui tifano. Ormai questi non sono episodi isolati,
ma le urla o grida omofobe, razziste e quant’altro, sono diventati dei
veri e propri cavalli di battaglia di questi imbecilli!!
Le società, come ho scritto sopra,sanno perfettamente chi sono
questi personaggi e conoscono pure le generalità, di chi li dirige o li guida.
Questi “pseudi tifosi”
però, si fanno forte del fatto che si reputano i più fedeli sostenitori
nelle trasferte….scomode o lontane dalla propria città di appartenenza calcistica,
incuranti anche delle condizioni metereologiche.
A mio avviso, non può essere questa una scusante a loro favore
per tali comportamenti, perché così facendo,
innescono una “vendetta poco sportiva trasversala”, nei confronti di quei tifosi,
che allo stadio vanno con moglie, bambini e anziani,
per assistere a quella che dovrebbe solo essere “una semplice partita di calcio”. Altri fatti gravissimi sono successi prima,
durante e dopo, il “non” incontro tra Salernitana-Nocerina sempre il 10 novembre 2013 .
Giocatori e società, minacciati di morte , di ritorsioni o vendette,
anche nei confronti di persone vicine a giocatori e dirigenti,
nel caso la Nocerina fosse scesa in campo a disputare la partita.
Pure in questo caso ci sono stati dei precedenti,
(vittime la Roma e i suoi giocatori),
quando un manipolo di 7/8 tifosi giallorossi,imposero a capitan Totti e alla squadra,
di ritardare l’inizio della partita per presunti fatti accaduti in precedenza,
al di fuori dello stadio.
Credo che per questa “bravata” la punizione inflitta a questi contestatori sia stata di soli settecento euro!!
Tutto ciò è una vergogna, alla quale la lega calcio,
nella persona dei propri dirigenti,le società le autorità preposte,
debbono porre assolutamente fine!!
Al giorno d’oggi, credo che anche la chiusura delle curve nonché le ammende
pecuniarie, servano a ben poco,anche perché poi, la partita questi signori,
la possono vedere in televisione e in diretta, come se fossero allo stadio!.
Sono convinto che, se invece di chiudere curve, giocare la partita a porte chiuse,
dare multe, sospendere… il campo, dare l’obbligo di firma ai più facinorosi ect.ect.ect.
si ricorresse ad una penalizzazione di punti (da uno a tre) nella classifica del campionato in corso,
nei confronti della squadra che,purtroppo è stata vittima dei suoi tifosi ,
gli stessi smetterebbero con questi comportamenti incivili e spregevoli!!
Uno o tre punti, sembrano pochi, ma alla fine del campionato,
peserebbero moltissimo,non molto, ai fini della classifica!!!
E del Bologna cosa possiamo dire???
Quella di stasera con l’Inter,
potrebbe essere una partita,che se ben impostata, potrebbe diventare il vero inizio di questo campionato!!
Con la squadra milanese, abbiamo sempre o quasi sempre fatto buone prestazioni, anche ultimamente.
Una su tutte, l’orma storico spareggio del 1964,che ci fece diventare “CAMPIONI D’ITALIA
e che proprio nel 2014 ricorrerà il Cinquantesimo!!
Che ricordi!!
Potrebbe essere di buon augurio per sperare in un risultato positivo,
perché un pareggio o una vittoria,
darebbero la possibilità di sperare in un prosequio di campionato migliore
che ci faccia sperare in un….mantenimento della “SERIE A” e ci farebbe
pure gridare o ….cantare….. IL SOGNO CONTINUA!!!
SOLIDARIETA’,MUSICA! CABARET!!! BOLOGNA IncANTa!!
Appuntamento di grande spessore e sensibilità,quello che si è tenuto venerdi 25 ottobre
al PALADOZZA sotto l’egida di C.G.I.L , C.I.S.L e U.I.L . Andrea Mingardi ….. ha convocato tanti amici,
nel segno della solidarietà, per raccogliere fondi a favore dell’A.N.T.
(Associazione Nazionale Tumori) che grazie al fondatore Prof. Franco Pannuti,
coadiuvato dalla figlia Raffaella, sono impegnati,
grazie anche al supporto di decine e decine di volontari,nell’assistenza domiciliare gratuita
a coloro che sono sofferenti di tumori.
La fondazione A.N.T. (di cui quest’anno ricorre il trentacinquesimo anno di attività)
ed EUBIOSIA sono vicini a quelle famiglie che sfortunatamente vivono giornalmente ,
questa tremenda realtà.
Molti i nomi importanti della Bologna canora,del cabaret e amici che di questa città,
ne hanno fatto non solo una scelta di residenza, ma anche di vita.
L’inizio è all’insegna della musica etnica e popolare,con gruppi emergenti,
nonché alcune realtà musicali della nostra terra come Federico Aicardi e Luca Taddia,
autore e per l’occasione anche interprete, della canzone Bellemilia,
già inserita da Gianni Morandi nel suo ultimo cd.
Poi è stata la volta del “Piccolo coro dell’Antoniano Mariele Ventre”,
diretto dalla maestra Sabrina Simoni, che ha letteralmente infiammato il numeroso pubblico
presente,con alcuni successi tratti dallo “Zecchino D’oro”
tra cui la super gettonata “Le tagliatelle di nonna Pina”!!
Momento di grande emozione, quando la bella e straordinaria voce di Iskra Menarini
ha intonato,prima” Stella di mare”,poi in duetto con Mingardi l’intramontabile “Caruso”
nel ricordo del mai dimenticato Lucio dalla.
E’ stata poi la volta di Ivano Marescotti, romagnolo purosangue, altro grande rappresentante del teatro,
del cinema e del cabaret italiano.
Una comicità la sua che lo ha visto grande interprete in film importanti e fiction televisive
di grande successo. Non potevano mancare Eraldo Turra e Luciano Manzalini, “alias” I Gemelli Ruggeri,
i quali sono stati il vero collante per buona parte della serata,
con i loro interventi,sia comici che musicali.
Poi il Grande Vito che ha letteralmente fatto impazzire i presenti al Paladozza.
Mimica straordinaria, tempi e pause perfetti nell’arco di tutta la sua performance!!
A mio avviso uno dei migliori attori/caratteristi e non degli ultimi trent’anni,
che il cinema,la televisione e il teatro italiano, possano vantare!!
Veronica e Malandrino, ci hanno portato indietro di qualche anno con i personaggi
di Padre Buozzi e Marcolino.
Ad onor del vero, la loro comicità è ancora oggi, più che mai,
di grande attualità.
L’accoglienza entusiasmante a loro riservata dai presenti, ne è stata la dimostrazione.
Non potevano mancare campioni dello sport bolognese.
Ed ecco che Fortitudo e Virtus, hanno dato un loro contributo presenzialistico,
con alcuni dei loro giocatori e dirigenti.
Per quanto riguarda il Bologna F.C.1909,…..non pervenuto!!
Peccato, perchè credo che i tifosi abbiano dimostrato che l’affetto
nei confronti dell’allenatore e della squadra tutta,siano rimasti immutati,
nonostante la non buona partenza in questo campionato!!
Dulcis in fundo, l’affascinante e grintosa Ivana Spagna e gli Stadio.
La prima concedendosi,musicalmente parlando, alla platea presente,
ha mantenuto alto l’entusiasmo del “Palazzo”,in particolare modo
in occasione del duetto in coppia con Mingardi.
I secondi che con grande musicalità e classe hanno interpretato
attraverso la voce del loro front-men Gaetano Curreri, alcuni loro successi,
uno su tutti, “Chiedi chi erano i Beatles”.
Poi il grande finale con tutti sul palco, a ringraziare il pubblico presente
per la loro calorosa partecipazione e sensibilità.
Ah dimenticavo…c’ero anch’io!!
E allora in mancanza della rappresentativa rossoblù,mi sono permesso
di presentare con il supporto del video,
la canzone che anni fa scrissi per il Bologna,dove si vedono alcuni
goal e momenti indimenticabili dell’ultimo scudetto,di quasi cinquant’anni fa,
nonché un simpatico e delizioso duetto con il “capitano”per eccellenza Giacomo Bulgarelli.
Credo che anche così …cantando,si può dire che…..IL SOGNO CONTINUA!!!
27-10-2013
SOLO INSIEME SAREMO FELICI (Sarà così anche tra Guaraldi e i tifosi rossoblù?)
Ho preso spunto da questa canzone del presidente onorario del Bologna, Gianni Morandi,
per parlare sia della squadra del cuore che dei due splendidi “Live in Arena” che Gianni ha fatto il 7 e 8 ottobre scorso, in quel di Verona.Partiamo da questi due ultimi eventi. E poi dicevano che le così dette canzonette ,
gli anni ’60 o la musica popolare, in tv non farebbe più audience!!
Alla faccia dei detrattori,Morandi e la produzione dell’evento, hanno dimostrato il contrario.
Tutto sta in come viene proposta! Questi i numeri che Canale 5 ha fatto registrare:
cinquemilioni e ottocentomila e seimilioni e cinquecentomila spettatori nelle
due serate sopracitate.
Forse il pubblico televisivo,è stanco di ascoltare o vedere le canzoni,
“decimate” nella loro esecuzione. Ormai, e mi è capitato svariate volte,
quando vai in qualche programma televisivo, lo spazio che ti danno per cantare,
è un “minuto”o al massimo “un minuto e mezzo” quando ti va bene!!
Sono anni che non riesco a cantare in tv una canzone intera!!
E dire che ultimamente dei programmi televisivi musicali ne ho fatti parecchi.
Da “ I raccomandati”, ai “I migliori anni”.Da “Ciak si canta”,a “L’anno che verrà” .
Oltre al campionato “spezzatino”adesso c’è anche la “canzone spezzatino”!!
Per tornare “all’Arena di Verona”. Ben 25.000 persone, l’hanno gremita in ogni ordine di posto,
nelle due serate.
La prima,nel suo svolgimento, molto elegante,raffinata e di gran classe,
grazie alla presenza del maestro Ennio Morricone e all’intramontabile Raffaella Carra’,
senza dimenticare l’estemporaneo,intervento“volante”di Riccardo Cocciante,
sollecitato da Morandi a intonare a cappella, Margherita.
Certo che l’intervento di Fiorello ha surriscaldato ai massimi livelli il pubblico presente,
che anche sotto ad un’incessante pioggia non ha mai smesso
di acclamare e applaudire con un tifo da stadio tutti gli artisti partecipanti.
La seconda serata ,un po’ più “nazional popolare” dove il duetto Morandi -Pavone,
ha fatto rinverdire i presenti con canzoni che poi così datate non sono sembrate,
grazie anche agli arrangiamenti di uno strepitoso maestro qual è Leonardo De Amicis,
che ha diretto con impeccabile maestria,la grande orchestra composta dai
“migliori giovani musicisti dei conservatori italiani” e la band dell’anfitrione e padrone di casa, Morandi.
In tutto 110 artisti!!
Poi Checco Zalone, Marco Morandi in duetto con papà Gianni,
leggermente emozionato alla fine della loro esibizione. Poi Nina Zilli, Noemi, Ami Stewart
e l’emergente Bianca Atzei e la star internazionale e premio oscar,Cher.
Un’annotazione tecnica: audio e luci perfetti, sia in tv che all’Arena!
Complimenti a tutte le maestranze, anche perché,in questi grandi eventi,
è molto difficile fare filare tutto per il verso giusto. Un momento di grande emotività
lo si è avuto con il coro di Poggio Renatico( Fe) che hanno vocalmente accompagnato Morandi,
nella struggente canzone Bellemilia, scritta da Luca Taddia,giovane musicista
che ha provato sulla propria pelle cosa significa sentire la tua terra,
tremarti sotto i piedi!!
Da Castelfidardo, un bel gruppo di fisarmonicisti che non a caso,
sono stati da supporto musicale e coreografico in una delle più belle canzoni morandiane: La fisarmonica.
E veniamo al Bologna.
Partita difficilissima quella di oggi,contro un Livorno, che in classifica è messo meglio di noi.
Certo che dopo la sconfitta,ad onor del vero immeritata contro il Sassuolo
domenica scorsa e che ci ha relegati all’ultimo posto in classifica,
l’incontro odierno ci obbliga a vincere assolutamente!!!
E’ ormai appurato che con i tre punti in palio in caso di vittoria,
basta inanellare due o tre risultati vincenti,per risalire in fretta la china.
In un momento difficile come questo, la nota positiva,a mio avviso, è stata la conferma di Pioli
e la fiducia all’intera squadra.
Se non altro, Bologna così facendo, prova a mandare un messaggio”sportivo” a tutti quei presidenti
“tritallenatori”che in disprezzo anche al momento economico si permettono
spudoratamente di tenere a libro paga, non uno, ma due o tre allenatori!!
Un insulto per quelle famiglie e quei pensionati,che faticosamente,arrivano alla fine del mese!!!
Per sdrammatizzare questa scomoda situazione,voglio concludere con due battute,
circolate in queste ultime settimane. La prima è: all’inizio, dicevano che il Bologna,
“sulla carta” era una buona squadra,solo che lo fanno giocare….sull’erba!!
La seconda: in casa si perde, fuori casa si perde, ma allora in quale posto può giocare questo Bologna!!
Comunque vada, bisogna sempre avere fede,perché solo con la fede….IL SOGNO CONTINUA!!!
06-10-2013
E’ADESSO SAREBBE TROPPO FACILE SPARARE SULLA…..CROCEROSSA (BOLOGNA F.C. 1909)!!!!
Dopo la sesta giornata di campionato,il Bologna si trova in una posizione che mai avremmo immaginato:
terzultimo in classifica con tre punti,
due dei quali strappati a Sampdoria e Torino probabili concorrenti per la retrocessione
e uno guadagnato “a metà” con il Milan che pur priva del suo pezzo da 90 Balotelli,
ha dimostrato di avere più preparazione atletica,
più carattere e più organizzazione di gioco,
come del resto la Roma dei ,miracoli,
che se si trova prima in classifica,ci sarà il motivo!!!
Con Milan, Torino e Sampdoria, abbiamo dimostrato una cosa che anche Pioli ha evidenziato.
Non ci si può sempre appellare alla discrezionalità dell’arbitro ogni qualvolta si viene spintonati
o si subiscono dei falli più o meno nella loro esecuzione degni di questo nome.
E’ da tempo che esprimo un mio personale parere su questo modo di interpretare
il calcio atletico come già feci in passato riguardo altre regole calcistiche
poi a distanza di anni messe in atto dai padroni del calcio….che conta,
sia in campo che fuori.
In Italia abbiamo questo brutto vizio di “lasciarci cascare “
appena si viene toccati o tirati per la maglietta.
Mi chiedo come mai gli stessi giocatori di nazionalità italiana quando vanno a giocare
in squadre straniere europee non hanno questo stesso comportamento vittimistico?
Poi, appena tornano a giocare in un club italiano si riappropriano di questo…malcostume.
Il fatto grave è che anche gli stranieri che giocano nel nostro campionato hanno capito…l’antifona
e si adeguano a questo comportamento a mio avviso sbagliato con grande rapidità!
E qui, dopo i fatti con il Torino e con il Milan suggerirei alcune regole regole:
innanzi tutto, che a parlare con l’arbitro sulle punizioni fischiate, giuste o non,
siano solo ed esclusivamente il capitano e il vice capitano designato all’inizio della partita.
Gli altri ed eventuali giocatori che dovessero circondarlo,
bisognerebbe punirli con un cartellino ARANCIONE stabilendo il numero delle ammonizioni (4-5-6),
dopo le quali scatterebbe la squalifica.
Seconda regola: quei giocatori che mal si comportano in campo con il proprio club,
in partite ufficiali e puniti con una o più giornate di squalifica,
dovrebbero subire la stessa punizione di sospensione temporale anche riguardo
alle convocazioni nella nazionale maggiore e le altre.
Prandelli ha sbandierato che ciò sicuramente avverrà e sono convinto
che per quanto riguarda Balotelli non verrà convocato per le due partite
che la nostra nazionale giocherà prossimamente.
Guarda caso queste partite sono semplici amichevoli e non ufficiali
per le eventuali qualificazioni ai mondiali che per altro,
già abbiamo conquistato!!
Sarei curioso di sapere se questo stesso metodo sarà usato anche con altri giocatori
o in altre situazioni di partite di importanza internazionale.
Come avrete potuto notare, questa settimana,non ho voluto scrivere nulla sulla
disastrosa partita di domenica, Roma-Bologna (5-0) semplicemente perché oggi,
e alla luce di tali fatti,credo che sia ingiusto girare “il coltello nella ferita”!!!
E come dice un vecchio detto: ADESSO E’ TROPPO FACILE PRLARNE MALE!!!
SAREBBE COME SPARARE SULLA CROCE ROSSA!!!!
25-09-2013
COME SAREBBE BELLO SE PRENDESSIMO IL DIAVOLO PER LE CORNA!!!
Quello di stasera, è sicuramente un impegno molto importante per il Bologna.
E’ la prima partita casalinga in cui affronta una delle grandi del campionato: Il Milan!
Già allo stadio Renato Dall’Ara, la squadra di Pioli ha incontrato Sampdoria e Torino,
ma credo che il Milan, è sempre un avversario di tutto rispetto,
nonostante le sue partite a tutt’oggi non siano state esaltanti.
Spero che il Bologna tiri fuori quel carattere dimostrato nei campionati scorsi,
quando ,sovvertendo tutti i pronostici, vinse contro la Roma ,il Napoli (per ben due volte)
l’Inter la Fiorentina ecc. ecc. dando a noi tifosi belle soddisfazioni.
Cambiando discorso,è corsa voce di un ritorno temporaneo di Marco Di Vaio.
Personalmente, sarei molto contento, perché potrebbe portare classe ed esperienza ,
in un momento del campionato molto delicato.
Di attaccanti il Bologna ne ha quattro (Bianchi,Moscardelli,Cristaldo e Acquafresca)
ma secondo i ben informati, sembra che Acquafresca possa andare via
quindi Di Vaio potrebbe venire utile per la seconda parte del campionato.
Personalmente, cercherei di puntare su Acquafresca,
visto che l’abbiamo già in “casa” e poi bisogna, dire che non gli sono state date,
in questi anni , grandi possibilità e continuità nelle partite.
Anche alla luce di questi movimenti, si capisce che ormai,
il campionato è come un “cantiere aperto” con ripetute scadenze
sia a livello contrattuale riguardante i giocatori,
che nel contesto delle vere e proprie partite.
Gli alibi sono tanti!!
Le coppe nazionali, quelle internazionali, le partite per le qualificazioni agli europei
o ai mondiali!!
Alibi, alibi, solo alibi!!!
Come facevano in passato, ai tempi di grandi campioni come Rivera, Mazzola, Bulgarelli, Riva ecc.ecc.,
quelle squadre che erano impegnate nelle coppe europee avendo in più giocatori
impegnati con la Nazionale?
Non lo chiamerei alibi ma con il loro vero nome: SOLDI, SOLDI, SOLDI!!!
Tempo fa, ho visto una bella e satirica vignetta sul Resto Del Carlino
di due amici che scambiandosi un’opinione su questo campionato spezzettato commentano
così la terza giornata del torneo: HANNO GIA’ GIOCATO JUVENTUS,INTER,MILAN E NAPOLI…….
e l’altro gli risponde: E’ UN PO’ COME SE NEI FILMS GIALLI O NEI TRAILERS TI DICESSERO IN ANTEPRIMA CHI E’ L’ASSASINO!!!
A significare che il tifoso non ha più il “brivido” degli avvenimenti in diretta contemporanea.
Comunque, a mio avviso, la cosa grave, è che tutti ci siamo assuefatti e rimaniamo
immobili al potere e al volere economico. E intanto, come diceva il grande Totò: E IO PAGO!! E IO PAGO!!!!!
22-09-2013
IL FASCINO DEI NUMERI 10!!!
Che il numero 10 sia un numero importante in tanti settori,lo sappiamo tutti, ma nel calcio,
lo è sicuramente molto di più!
Un numero magico, che da molta responsabilità a chi lo indossa scritto sulla maglia.
Ed è proprio ai “numeri 10” che un paio di settimane fa,
nella splendida cornice del comune di San Giovanni in Persiceto (Bologna) alla presenza delle autorità locali,
si è tenuta una mostra curata da Marco Dall’Oglio,
con l’apporto di Luciano Brigoli,storico collezionista di cimeli rossoblu e materiale
esclusivo riguardante giocatori e squadre di mezzo mondo.
Chi indossa una maglia con questo numero sulle spalle,
automaticamente può diventare leader indiscusso del gruppo.
Sono state date molte interpretazioni al ruolo dei numeri 10.
Quello che preferisco però, è sicuramente quello di “fantasista”.
Questo appellativo, da proprio l’idea di cosa potrebbe essere capace di fare,
colui che indossa questo numero. Oltre a suggerire e ad impostare
il gioco dalla metà campo in su, si trova spesso anche nella posizione
e condizione di finalizzare il tutto con il goal.
Alcuni esempi di numeri 10 che hanno fatto
storia: dai brasiliani Pelè, Zico e Ronaldinho,
ai tedeschi Rumenigge e Haller ( che è stato anche nel Bologna).
I francesi Platini e Zidane. Degli italiani non possiamo non citare Rivera,Baggio,Signori,Totti Del Piero,Mancini nonché quel Giacomo Bulgarelli
che di fatto sulla maglia aveva l’otto,ma giocava da 10!!.
E come non ricordare Maradona,Messi Di Stefano e chissà quanti altri, che ora non mi vengono in mente.
Quella di San Giovanni in Persiceto, è stata una giornata all’insegna del
calcio che conta. Presenti in qualità di ospiti, ai quali un pimpante Alberto Bortolotti,
in veste di moderatore e intrattenitore ha dato la dovuta importanza sportiva,
giocatori come Mariolino Corso, che ancora non ha digerito la sconfitta nello spareggio
del 7 giugno a Roma, dove il Bologna si consacrò CAMPIONE D’ITALIA!!
Ad onor del vero comunque, Mariolino, ha riconosciuto che per la forza che aveva quel Bologna di allora,
ha vinto troppo poco.
Presenti anche Beppe Signori, Franco Colomba, Lionello Massimelli, Romano Fogli, Augusto Scala
Gino Pivatelli Eraldo Pecci ,Paolo Cimpiel e l’allenatore G.B. Fabbri (e mi scuso con chi non ho citato).
Una sola defezione ,purtroppo non era presente il grande campione del passato al quale era stata dedicata la mostra,
ma per motivi di salute,che spero per lui ,si possano
risolvere il più velocemente possibile. Sto parlando della” PANTERA NERA”del calcio mondiale:
Eusebio da Silva Ferreira,campione del Portogallo, nonché pallone d’oro
nel 1965 e scarpa d’0ro per ben due volte(1968 e 1973).Insomma una bella manifestazione,
conclusasi nel tardo pomeriggio con una partita tra le “glorie” del Bologna,
dirette da Roberto Cocchi e capitanate da Franco Colomba,contro e gli “Amici di Luca”,
a favore di Sergio Isabella, che sta combattendo la sua difficile battaglia
contro la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) Forza Sergio siamo tutti con te!!!!!!
01-09-2013
CHE SORPRESE CI RISERVERA' QUESTO CAMPIONATO?
VEDI NAPOLI POI...MUORI? NO CARO BOLOGNA!!
CON LAZAROS RI...ALZATI E GIOCA!!
Come ad ogni inizio campionato,tutti noi,tifosi compresi,diventiamo tecnici,
arbitri commentatori,opinionisti,giudici di ciò che accade o accadrà durante il torneo.
Uno degli sport più “gettonati”, è sicuramente quello di dare giudizi e voti sulle squadre che,
dopo la campagna acquisti e cessioni,si siano più o meno rinforzate.
Per quanto riguarda i rinforzi, mi sembra che la Fiorentina sia la squadra meglio attrezzata,
con presupposti,dopo la bella stagione dello scorso campionato,di fare ancora meglio.
Un’altra squadra con buone possibilità di un eccellente piazzamento ai vertici alti della classifica,
è sicuramente il Napoli ( e il Bologna ne ha già “palpato” la potenzialità di questa squadra).
Nonostante la cessione di Cavani, credo che con Higuain, Behrami,Zapata,Insigne, Clallejon e Hamsik
(gli ultimi due già a segno alla prima di campionato),
sia anche una delle candidate per lo scudetto essendosi rinforzato anche negli altri reparti.
Per la Juventus,se rimarrà quella vista contro la Sampdoria, può sicuramente inanellare il terzo scudetto consecutivo,
anche se molti dicono che l’impresa non è sicuramente facile.
Certo con Llorente e Tavez, senza dimenticare Ogbonna, si è rinforzata non poco,
anche se il reparto difensivo mi sembra quello meno attrezzato.
Il Milan lo si è visto già contro il Verona!!
Squadra spenta e perennemente “Balotelli dipendente” Bloccato lui ne Boateng ne El Shaarawy,
non sono ancora capaci di prendere la squadra per mano.
Forse gli unici a salvarsi, sono stati Abbiati e Poli.
Allegri avrà molto da lavorare…..se gliene daranno il tempo!!.
Per quanto riguarda le romane, non hanno rinforzato molto la “rosa”giocatori.
La Lazio,a parte l’acquisto importante di Biglia,dovrà fare affidamento anche quest’anno
su quei giocatori come Marchetti, Candreva,Hernanes e Klose, che già l’anno scorso
hanno effettuato un buon campionato,culminato con la conquista della COPPA ITALIA.
Per la Roma, ancora una volta dipenderà dai suoi”senatori”:Francesco Totti e De Rossi,
nonche qualche riconferma sul campo, come Florenzi.
Buoni rinforzi in difesa,quasi tutta cambiata e forse l’innesto di Boriello,
renderà più efficace l’attacco.
Ma sarà l’ambiente e lo spogliatoi che dovranno trovare un equilibrio, per far si,
che la squadra possa ambire a risultati migliori rispetto gli anni passati.
L’Inter, perso un “capo” carismatico come Zanetti,dovrà ritrovare la forza e la grinta
espresse nelle stagioni della “triplete”!! Non è facile , anche perché
dei grandi rinforzi a tutt’oggi non sono arrivati (ancora in bilico,l’acquisto di Eto’o).
Mazzarri è un ottimo allenatore, ma Milano non è come Napoli,
(e non me ne vogliano i napoletani,è il palmares dei trofei che fa la differenza)
l’Inter…qualche cosina in più ha vinto, quindi
le aspettative dei tifosi interisti, sono alte, molto alte!!
Dulcis, pardon…amaro in fundo, il Bologna.
Rimasto Diamanti (e non è poco),riscattato Kone (e non è poco) sfoltita la rosa
(e non è poco), per il resto mi sembra non siano stati fatti acquisti importanti,
ma che si è puntato più sul materiale esistente…in casa:da Pazienza,
a Moscardelli, da Garics a Morleo e al recupero di Natali
o al “lancio”definitivo di Lazaros!!
Rolando Bianchi è un buon giocatore, ma credo che da solo non possa fare reparto come in passato fecero,
Di Vaio, Signori e ultimamente Gilardino.
Capisco che le casse societarie non navigassero in buone acque,
ma se già da un mese c’era nell’aria la cessione di Taider all’Inter,
si sarebbe potuto fare uno sforzo per tenere Gilardino!!!
Forse c’eravamo illusi con la vittoria contro il Brescia ,in Coppa Italia!
I problemi sono rimasti i soliti: sulle fasce(aspettando Cech)
non abbiamo chi…spinge o salta l’uomo per servire le punte!!
A centrocampo ,se Perez non ritorna ad esserequello grintoso dei primi tempi in rossoblù,
non credo che Krin possa fare la differenza in quanto “cattiveria” e determinazione.
Se avesse avuto queste doti, forse l’Inter se lo sarebbe riportato a casa.
E’ sperabile che Della Rocca o Pazienza possano dare più sicurezza anche a questo reparto.
Certo che a Napoli, la possibilità di non fare punti era da mettere in preventivo,
ma da oggi, contro la Sampdoria in casa, bisogna assolutamente fare punti,
anche se quella vista con la Juventus, mi è sembrata una Samp ben attrezzata e grintosa.
Quindi, non diamo retta al detto: “VEDI NAPOLI POI MUORI”!!
Concedetemi la battuta: noi abbiamo….. Lazaros, quindi caro Bologna RI…ALZATI E……GIOCA!!!
19-05-2013
CALAMITA' NATURALI COME I CAMPIONATI DI CALCIO:
DI SERIE A,B,C...!!! SCANDALOSO
E adesso a favore dei…..“trombati” (intesi come vittime della recente
tromba d’aria che ha colpito alcuni paesi dell’interland bolognese)
ci sarà qualche “santone” dell’intrattenimento televisivo, dello spettacolo
o qualche super star canora e non o qualche organizzatore o dirigente
che si adopererà per aiutare queste persone colpite venerdi 3 maggio dal tremendo
uragano che si è abbattuto su quattro paesi alle porte di Bologna:
San Giorgio di Piano, Argelato, Bentivoglio e San Pietro in Casale?
Un disastro paragonabile per la paura e per i danni ai terremoti del 20-29 maggio 2012.
Dico paragonabile, perché se persone e cose colpite sono leggermente inferiori,
non lo è stato sicuramente il terrore che gli abitanti di quelle zone che hanno provato.
Purtroppo, anche per questi avvenimenti ci sono “ classifiche di informazione” diverse,
nel dare più meno risalto all’accaduto.
Ci piacerebbe sapere, chi è che tira le fila a livello informativo
e che poi decide, se dedicare più o meno ore televisive o pagine
e pagine di carta stampata, per informare o aiutare le popolazioni colpite.
Ci piacerebbe sapere con quale criterio viene deciso, come nel caso di sparizioni o delitti,
l’importanza dell’accaduto con relativo tempo da dedicare a tali eventi.
Credo che anche alla gente comune piacerebbe saperlo! Come ho scritto prima,
purtroppo mi sembra di capire che anche per questi casi tragici ci sia una specie
di classifica di cui alcuni di serie A, alcuni di serie B, altri di serie C
e altri neppure da tenere in considerazione.
Ma per parlare di calcio, anche quest’anno ce l’abbiamo fatta e nonostante
un fine-campionato alquanto tribolata,
la salvezza è arrivata.
E’ mai possibile che per almeno una volta non si possa lottare per delle posizioni
di classifica più degne e consone, ad una città ed un pubblico come quello di Bologna?
Davanti a noi ci sono squadre come il Chievo, il Catania, il Parma, il Cagliari, le quali,
e non me ne vogliano i loro tifosi, non sono poi tanto blasonate come il nostro Bologna.
Certo, ci sono delle “posizioni premio” che farebbero sicuramente comodo a qualsiasi squadra.
Mi riferisco agli introiti che sarebbero potuti arrivare in società se la posizione
in classifica fosse stata almeno quella del decimo posto che avrebbe dato alla società
la possibilità di intascare circa 3.900.000 Euro come premio da parte della Federazione,
fino ad arrivare ai meno….allettanti 1.400.000 euro per la quattordicesima posizione!
Certo che però a confronto dei soldi che si prendono da Sky con la
permanenza in Serie A, le cifre sopra indicate sono….bazzeccole!
Quindi meglio non rischiare ed inanellare come quest’anno una “cinquina” di pareggi,
che hanno fatto dormire sonni tranquilli a tutte le contendenti che si sono affrontate
tra loro nelle ultime giornate di campionato,
Bologna compreso. Ma come sarà il Bologna del prossimo campionato?
Si riuscirà a fare una squadra ,che almeno assapori una semifinale
o una finale di Coppa Italia?
Personalmente, per quanto riguarda il ruolo del portiere, darei fiducia a Stojanovic,
vista la buona prestazione sfoderata in quel di Parma la settimana scorsa.
Ha dimostrato che ci sa fare, non solo tra i pali,
ma anche nelle palle alte e nelle uscite a terra.
Forse bisogna migliorare sulle “fasce”con giocatori che diano più spinta e propulsione,
nonché saltare l’uomo, per poter poi crossare palloni da finalizzare per
le punte, altro nodo da sciogliere per la prossima stagione.
Dato per scontata la conferma di Gilardino( Bologna è rinato anche lui,
come altri…ex campioni arrivati, poi ritornati di nuovo grandi)
il compito della società è quello di trovare una seconda punta che possa dare,
all’occorrenza,garanzie e affidabilità di realizzazione.
Sappiamo per certo, che i buoni attaccanti costano, e chi li ha se le tiene ben stretti.
Quindi non sarebbe opportuno cominciare a…pescare nella primavera,dove alcuni
ragazzi hanno dimostrato di avere già le carte in regola,se non altro,per la panchina della prima squadra.
Oggi si gioca Bologna-Genoa: colori rossoblù a confronto!!!
Due squadre già salve e quindi potenzialmente pronte per sperimentare
sia da una parte che dall’altra, qualche giovane,
non che alcuni di quei giocatori che nell’arco del campionato hanno avuto poche possibilità di giocare.
A gridare “ROSSO BLU” come fanno in ragazzi della curva Bulgarelli, non dovrebbe destare preoccupazione,
vista la somiglianza dei colori di tutte e due le squadre e tifoserie.
Sarebbe anche l’occasione per proporre per il futuro un gemellaggio tra esse,
perché si ritroveranno ,anche nel prossimo anno nella massima serie.
Così per tutti noi e voi,cari rosso blu….IL SOGNO CONTINUA!!!!
08-05-2013
ABOLIRE I PAREGGI, MOVIOLA IN CAMPO, MINI TEMPI SUPPLEMENTARI
E RIGORI PER LA VITTORIA!!!! CHE SPETTACOLO!!!
Il calcio giocato,ha delle regole ormai vecchie,obsolete,arcaiche che rispecchiano in toto,
coloro che lo dirigono e pilotano dalle stanze dei bottoni!!
Prima di prendere una decisione a livello federale su un minimo rinnovamento
( gli ultimi dopo anni di discussioni e dibattiti vertono sul “quarto uomo”
e gli “assistesti di porta”, che modestamente posso rivendicarne l’idea ,
espressa otto o dieci anni fa nella trasmissione “Il pallone nel sette “ su E’ TV- RETE 7 ).
I soliti padroni della “pedata” impiegano appunto anni se non lustri,
a svantaggio dello spettacolo.
Il modo di giocare , e non solo dal secolo scorso ad oggi,è cambiato radicalmente.
Più furbizia, più velocità, più grinta, più cattiveria agonistica, più astuzia ecc. ecc.,
da parte dei giocatori stessi, nonchè discussioni più accese e indecenti in campo,
con liti e zuffe che non fanno altro che surriscaldare gli animi delle tifoserie,
l’una contro l’altra.
Anche il linguaggio, nei suoi ruoli è sostanzialmente cambiato:
i “guardalinee” di ieri, oggi sono gli “assistenti di linea”.
Le ali destre o sinistre, oggi vengono definite “esterni”.
Il “libero” e lo “stopper”, oggi si chiamano “centrali” a seconda del modulo adottato.
Per quanto riguarda il gioco, il “contropiede” oggi viene definito
“ripartenza” Il ruolo del terzino puro, è scomparso dovendo andare avanti ed indietro,
sulle fasce di competenza.
Non parliamo poi dei numeri sulle maglie!!!
Forse solo il portiere, in casi rari,ha mantenuto il numero “uno”.
Per il resto,sulle maglie dei contendenti, troviamo i numeri più disparati,
probabilmente per ricordare l’anno in cui si è nati,
oppure l’anno dell’esordio calcistico , o il numero dei goal segnati fino a quel momento,
o semplicemente il numero delle avventure….amorose, avute, tutto ciò,
se in doppia cifra (su questa ultima scelta, forse il grande Antonio Cassano
potrebbe avere qualche problemuccio, visto ciò che ha scritto sulla sua biografia,
riguardo l’argomento sopra citato!!)
Che bello quando che il numero uno era il portiere, il due il terzino destro, il tre il terzino sinistro,
il sette l’ala destra,l’undici la sinistra,l’otto e il dieci,i centrocampisti/fantasisti,
licenza di fare anche dei goal!!
Forse l’unico vero cambiamento,è stato portare da due a tre punti
in caso di vittoria, con la speranza di evitare meno…inciuci,
per usare un termine di grande attualità,
in particolare quando si è alle ultime giornate di campionato
e quando la posizione in classifica, delle squadre a rischio retrocessione,incontrandosi,
si…. accorgono che con un bel pareggino oggi, uno la settimana dopo e così via,
questo rischio non c’è più.
E non ditemi,tifosi bolognesi, che non è vero, viste le ultime partite
disputate dal Bologna.
Quello che conta però,e lo dico da tifoso, è rimanere in serie A.
Però, bisognerebbe “ABOLIRE” il pareggio “inciuciatorio”!!
Come? Semplice!!
Finiti i canonici novanta minuti più recupero, giocare due mini tempi supplementari,
di cinque minuti l’uno, reali.
In caso di continua parità,arrivare ai calci di rigore, tirati o dagli undici metri canonici,
o come già sperimentato,facendo partire il rigorista da metà campo, dando però la possibilità al portiere di uscire anche dalla propria area. La prima squadra che sbaglia il rigore,a parità di tiri,naturalmente, perderebbe la partita.
Quindi la divisione dei punti potrebbe essere in questi termini:
A) tre a chi vince nell’arco dei novanta minuti più recupero e mini tempi supplementari.
B) due a chi vince ai rigori.
C) zero alla perdente.
Vi sembra poi così impossibile?
Forse creerebbe qualche problema a coloro che stilano le classifiche!!
Credo che ci sarebbe anche più spettacolo per il pubblico presente negli stadi e a casa!!!
Quante volte è successo, che il pareggio “inciuciato”
ci ha riservato spettacoli calcistici deludenti o deprimenti.
Per ultimo, ma non di meno importanza:
La moviola in campo.
Con le tecnologie di oggi, vista l’immediatezza nel controllo,sarebbe un buon deterrente,
contro le continue ed annose proteste e contestazioni, sulle decisioni arbitrali.
Nel dubbio,sull’azione”incriminata”,ogni squadra potrebbe avere a disposizione un “bonus”
a partita e chiederne l’utilizzo, esaurito il quale,
non ci dovrà essere più nessuna contestazione in tutto l’arco della partita stessa,
in caso di altri eventuali episodi, pena l’ammonizione o l’espulsione dei più…esuberanti,
a seconda dell’intensità della protesta.
Solo così, con uno spettacolo nello spettacolo, per tutte le tifoserie e per il calcio….IL SOGNO CONTINUA!!!!
21-04-2013
TRATTO DA "A' LIVELLA" DI TOTO'
Perciò, stamme a ssenti...nun fa' 'o restivo, suppuorteme vicino - che te 'mporta?
Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive:
nuje simmo serie...appartenimmo â morte!"
Così, Toto’, scriveva anni fa, nell’ultima quartina di una sua opera
letteraria passata alla storia, sulla parità di diritti e dignita’ dei defunti. Ultimamente,
per l’ambiente dello spettacolo e in particolare della musica leggera italiana,
non è stato un momento felice, visto i personaggi che ci hanno lasciato improvvisamente,
alcuni “senza troppi disturbi” come ci decantava Lucio Dalla nella sua “L’Anno che verrà”.
Per altri,nonostante da tempo non si sentisse parlare di loro, sono state riempite pagine su
pagine di giornali, nonché ore ed ore di trasmissioni televisive, fino,
come ormai e uso e costume, spettacolarizzarne persino i funerali.
Non importerebbe neanche fare nomi. Ma per i più distratti o smemorati,
due su tutti: Enzo Jannacci e Franco Califano che sono quelli che hanno fatto più scalpore,
mentre altre come quelle del romagnolo Emilio Pericoli e di un bolognese
doc come Giorgio Consolini,( ad onor del vero scomparso lo scorso anno) che
di Festival di Sanremo ne hanno fatti tanti,vincendone anche alcuni,
l’informazione sulla loro morte è stata molto striminzita, per non dire di routine!!
Da quanto tempo non si ascoltavano nelle radio private e non, canzoni di Jannacci o di Califano?
Oppure da quanto tempo non potevamo goderne di una loro partecipazione
a programmi o manifestazioni televisive importanti? All’improvviso, e credo
ne avrebbero fatto a meno, causa il loro addio a questa vita terrena,
sono stati catapultati agli onori della cronaca e hanno fatto più notizia degli altri due artisti sopra citati,
venendoci propinati continuamente nelle loro immagini di vita, enfatizzandoli fino all’inverosimile.
Jannacci, medico di professione e cantante-cabarettista per diletto, come a lui piaceva definirsi,
ha sempre cantato i personaggi della periferia o della malavita spicciola,
in canzoni tipo “Faceva il palo” o spensierate come “Vengo anch’io…no tu no”,
oltre “E la vita” interpretata da Cochi e Renato, nonché “Messico e nuvole” scritta
per lui da Paolo Conte. E veniamo a Franco Califano, chiamato dagli amici più intimi “il maestro”.
Personaggio fuori da tutti i canoni e schemi, con una vita assai travagliata,
tanto da conoscere il carcere per ben due volte: la prima nel 1970, nella vicenda
che lo vide coimputato per possesso di stupefacenti, unitamente a Walter Chiari.
L’altra, nel 1983, quando venne accusato ancora per droga e possesso di armi,
nell’ambito del processo Tortora. Anche allora titoloni sui giornali per lui come per altri,
quando si cade in disgrazia.Una volta assolto,però, con formula piena dai giudici,
come di prassi, le notizie vennero ridotte al lumicino.
Purtroppo il maledetto marchio dell’infamia ti rimane appiccicato per tutta la vita fino alla morte.
Voglio fare una provocazione: proprio in occasione del suo decesso,
forse i mass media in generale si sono voluti….sdebitare con il Califfo
evidenziandone in modo particolare la notizia. Per tornare invece alla differenza di trattamento da personaggio a personaggio,
per Giorgio Consolini e Emilio Pericoli, la stampa nazionale sicuramente è stata latitante e dire che,
come ho accennato sopra, canzoni come Tutte le mamme o Quando quando quando da loro
interpretate ancora oggi per la maggior parte di noi sono un piacevole ricordo.
Anche di trasmissioni ne hanno fatte tante e di grande successo, fino a qualche anno fa.
Non sono mai stati però personaggi che abbiano fatto parlare di sé per motivi pseudo-politici
o per comportamenti eclatanti.
Sì, perché al giorno d’oggi conta anche il modo di come conduci la tua vita privata.
Giorgio ed Emilio non credo facessero parte di questo tipo di personaggi.
Tornando però per un attimo a parlare di calcio, forse l’unica cosa che accomunava
questi artisti era il tifo per le squadre del cuore: Jannacci per il Milan,
Califano per l’ Inter, Consolini per il Bologna e Pericoli,
essendo romagnolo, presumo per la Juventus. Musica e sport, un connubio perfetto oltre
che un veicolo straordinario di comunicazione!!!
Peccato, che si venga sempre ricordati o declamati per ciò che un artista ha fatto
in vita e con maggiore intensità, quando si accinge a compiere “L’ULTIMO VIAGGIO”!!!
Con sarcasmo e modo ironico nei miei concerti ultimamente, omaggio la memoria di Dalla,
Battisti e Totò interpretando alcune loro canzoni:
Caruso, E penso a te e Malafemmena.
Alla fine del trittico musicale, prima di cantare l’ultima canzone,
rivolgendomi al pubblico chiedo loro, che se proprio mi volessero applaudire con più entusiasmo,
sarebbe molto più gradito farlo in questo contesto e che da me sarebbe
più apprezzato ora da vivo piuttosto che da………Solo così sentendo l’affetto
che il pubblico presente mi riserva, anche per me, musicalmente parlando… IL SOGNO CONTINUA!>
06-04-2013
FREDDO, PIOGGIA E VENTO, NON FERMANO LA SOLIDARIETA'!!! SERGIO ISABELLA...UNO DI NOI!!!
Nonostante la serata non fosse delle migliori,
il grande cuore di centinaia di persone, di personaggi dello sport
e dello spettacolo ha battuto, ancora una volta, più forte che mai.
Lunedì 25 Marzo tutti uniti al “campo-piscina” di Castenaso, nel nome di Sergio Isabella!!!
Già in passato amici come Marco Di Vaio e Roberto Mancini hanno aderito ad iniziative in suo favore.
A questi, l’altra sera si sono uniti altri campioni come Giancarlo Marocchi,
Gianluca Luppi, Marco Ballotta e Gianluca Pagliuca che hanno contribuito a far raccogliere
fondi,per sostenere Sergio nel suo percorso di guarigione e riabilitazione,
per poter affrontare nel migliore dei modi le sue giornate.
Tutti sapete, quanto Sergio fosse amante della vita.
Purtroppo, il crudele gioco del destino, gli ha fatto conoscere una brutta “bestia” di nome SLA
(sclerosi laterale amiotrofica) che gli ha impedito di realizzare quel sogno
che portava dentro di se fin da bambino: correre dietro ad un pallone senza fermarsi mai!!
Oggi Sergio è un “ragazzo di 44 anni”che sta affrontando con grande dignità,serenità e combattività,
questo suo momento delicato e difficile.
Per potergli stare vicino con il cuore e con il pensiero, erano in tanti, l’altra sera:
da ex calciatori come Paramatti,Casiraghi,Poli,Anaclerio,Bazzani Ganz,Binotto ,
unitamente al capitano dell’ultimo scudetto del Bologna, Mirko Pavinato e Gigione Maifredi,
sempre affabile e disponibile con tutti.
In rappresentanza dei mass media non potevano mancare Alberto Bortolotti, Nando Macchiavelli
ed Emanuele Righi,uno dei primi a far conoscere le difficoltà di Sergio Isabella,
attraverso le sue trasmissioni radiofoniche sulle frequenze di Radio International.
Non sono mancati però anche i personaggi dello spettacolo.
In primis Luca Zingaretti,che grazie a Carlo Degli Esposti della Palomar(casa di produzione cinematografica)
nonchè vecchio amico di Sergio, ha convinto e coinvolto il commissario Montalbano
in un…”ping pong ferroviario” Roma- Bologna, Bologna-Roma,Roma –Cesena,nel giro di trentasei ore!!
Presenti anche alcuni bolognesi doc come il maestro Fio Zanotti ed il sottoscritto
che all’invito personale fatto da Fausto Franchini ed Andrea Allori,
hanno risposto: presenteeee!! Sono tanti gli AMICI di Sergio.
C’è chi va, c’è chi viene, ma il fratello Mario,la sorella Caterina, la figlia Angelica
e la consorte Anna,sono coloro che giorno dopo giorno,unitamente a Sergio,NON MOLLANO MAI,
come dice il motto da loro coniato e che rispecchia la grande forza di volontà,
caparbietà e la continuità nella lotta al suo fianco.
Forza Sergio, per te ,unitamente alla tua meravigliosa famiglia e a tanti amici
che piano piano ti si avvicinano……..IL SOGNO CONTINUA
03-03-2013
IL PENSIERO DEI NOSTRI CONNAZIONALI ALL'ESTERO:
TORNARE IN ITALIA? NO GRAZIE!!
Oggi si gioca Bologna-Cagliari, una partita che, come per quelle disputate con il Siena
e con il Catania, la parola d’ordine è: VINCERE.
Non è successo, né con l’una né con l’altra, ma oggi, credo sia il caso di impegnarsi
affinchè si possa portare a casa un risultato positivo con più goal a favore possibili,
per via dell’eventuale classifica avulsa, vista la sconfitta subita a Cagliari,
all’andata, per uno a zero.
Credo che Palermo e Pescara siano in una posizione molto più critica della nostra,
mentre per il Siena, penso ci possa essere qualche speranza di salvezza,
alla luce del gioco fin qui espresso e che se non fosse stato
per la penalizzazione dei sei punti, si troverebbe a quota 27
(uno in più del Bologna). Ma si sa, che con i tre punti in palio, nel giro di un paio di partite,
la posizione delle cosidette pericolanti varia a seconda di una vittoria o di una sconfitta.
Però oggi non voglio parlare di calcio, ma del meraviglioso pubblico
che ho incontrato in Canada e a Saint Maarten, nell’isola domenicana dei Caraibi,
ospite di Chin Radio, la più importante emittente radiotelevisiva, in cui i nostri connazionali residenti in quei luoghi,
si identificano e seguono con grande entusiasmo.
Il periodo che ho trascorso in questi siti, ha coinciso proprio con il
Festival di Sanremo che si stava svolgendo in Italia.
Non posso dare un giudizio su come sia stato quest’anno,ma da quello che ho,
prima visto sporadicamente attraverso RAI ITALIA, che trasmette
una buona parte dei programmi televisivi italiani e letto poi sui quotidiani italiani,
al mio rientro, mi è sembrato che ascolti e gradimento siano stati di tutto rispetto.
E’ chiaro che, con questi connazionali ho avuto modo di scambiare vari opinioni
sulla manifestazione canora.
Quello che mi ha stupito è che dei cantanti partecipanti, su i 14 cosiddetti BIG
ne conoscessero a mala pena due o tre ( non faccio nomi ne degli uni ne degli altri per correttezza professionale).
Certo la presenza di Toto Cutugno e Al Bano hanno destato in loro una comprensibile gioia.
Purtroppo la notizia della scomparsa del figlio di Franco Gatti, componente dei Ricchi e Poveri,
i quali dovevano essere pure loro ospiti, li ha toccati profondamente.
Ho capito, che se pur lontani dall’Italia, hanno un grande senso di affetto e solidarietà
per coloro che sono stati la colonna sonora della loro vita.
Ma alla domanda, se sarebbero tornati a trasferirsi di nuovo in Italia,
quasi tutti declinavano l’invito, dicendo che, ci sarebbero si tornati, ma solo per vacanza o visita famigliare,
perchè spaventati dal clima politico ed economico, in essere da ormai troppi anni.
Ho avuto modo di esibirmi, invitato dalla grande organizzazione di Chin Radio di Lenny Lombardi
nel grande Casinò dell’isola di Saint Maarten per cinque caldissime sere, e con il tutto esaurito,
sublimate dal gran finale al Valentin Day, in una innevata e magicamente illuminata Toronto.
Per me è stata una grande soddisfazione professionale che mi ha fatto dimenticare l’Italia canterina,
tutta presa dalle serate sanremesi!!.
Ma la sorpresa più grande mi è stata riservata, con il dono significativo della cittadinanza onoraria canadese,
simboleggiata dalla bandiera originale rossa e bianca con timbro governativo,
ad opera degli ospiti connazionali canadesi, in ossequio ad una antica prerogativa
assegnata al capo della comunità italiana di Ottawa, città capitale del Canada,
in favore di italiani illustri che si sono distinti nel campo delle arti.
Una grandissima emozione e un grande onore, premio alla professionalità e all’impegno
sorto da una grande amicizia, conquistata sul campo musicale internazionale.
Pensavo fosse un sogno…ma era ed è la realtà che stavo condividendo a pieno con Claudia,
mia consorte nella vita, che, accantonati momentaneamente gli abiti da avvocato,
mi ha supportato, rappresentato, ma soprattutto”sopportato” in ogni momento di questa meravigliosa
avventura professionale e personale, contribuendo a determinare il successo del viaggio e delle performances.
A questo punto, più in alto di un sogno che continua… per l’occasione, IL SOGNO è diventare,
in onore dei nostri connazionali all’estero….IL SOGNO ITALIANO!!!
26-02-2013
FULVIO BERNARDINI E ROBERTO BAGGIO:
DUE ESEMPI DI CALCIO PULITO.
Bologna – Fiorentina, ovvero “il derby dell’Appennino”.
Un derby forse troppo sentito da ambo le tifoserie.
Alla fine dei conti è pur sempre una partita di calcio.
Per quale motivo bisogna far diventare queste rivalità calcistico sportive
in una rivalità che a volte rasenta la “guerra civile”?
Non sono d’accordo con quegli addetti ai lavori,
che ogni qual volta che c’è una partita, la quale in passato ha destato problemi di ordine pubblico,
ripropongono, ripescano o parlano solo degli eventi incriminati e dei contrasti tra le tifoserie.
Facendo così, si dà motivo alle medesime di rievocare rancori ormai assopiti nel tempo.
A me piace ricordare queste partite con la Fiorentina, di scena oggi al Dall’Ara
attraverso i personaggi che hanno fatto la storia di entrambe le squadre nel senso
della signorilità sportiva e umana.
Due su tutti: Fulvio Bernardini e Roberto Baggio.
Il primo, chiamato anche “Fuffo”, “Dottore” oppure “Professore”,
è stato allenamento sia del Bologna che della Fiorentina, vincendo con entrambe uno scudetto:
Fiorentina ’55-’56 e Bologna ’63-’64.
Dell’ultimo scudetto dei rossoblu, mi ricordo la grande sintonia che c’era tra il presidente Renato Dall’Ara,
uomo dal carattere molto forte, e i giocatori stessi,
i quali raramente mettevano in dubbio ogni sua proposta riguardante l’ingaggio.
Questa sintonia fu ancora maggiore nel momento in cui nel marzo del ’64 vennero
resi noti gli esiti dei test antidoping fatti un mese prima,
alla conclusione della partita vinta dal Bologna sul Torino per 4-1.
I giocatori “segnalati” furono:
Romano Fogli, Marino Perani, Ezio Pascutti e Paride Tumburus e Mirko Pavinato, il capitano.
La colpa di tale somministrazione, di cui i giocatori non ne erano a conoscenza,
cadde proprio su Bernardini, il quale, in primo grado,
si beccò un anno e mezzo di squalifica e al Bologna vennero tolti tre punti in classifica.
A tre giornate dalla fine del campionato però, riconoscendo l’innocenza dei giocatori
e dell’allenatore oltre all’inconsistenza dei fatti,
al Bologna vennero restituiti i tre punti, che gli permisero di arrivare alla fine del campionato
a pari merito con l’Inter, battuta poi per 3 a 0 nello storico spareggio del 7 giugno del ’64 all’Olimpico di Roma.
Con questa strepitosa vittoria, si onorò così, anche la memoria del Presidentissimo Renato Dall’Ara,
avvenuta quattro giorni prima.
L’altro “eroe” positivo è sicuramente Roberto Baggio, ovvero il “Divin Codino”,
che, anche se a Bologna è stato di passaggio (campionato ’97-’98),
è entrato sicuramente nei cuori dei tifosi rossoblu per la sua immensa classe
sia dentro che fuori dal campo.
Altro che certi giocatori di oggi, dediti di più a plateali protese e “voli pindarici”
pur di ingannare i direttori di gara.
Bologna! Un anno importante per lui, al di là delle piccole scaramucce con il mister Ulivieri,
perché, proprio con la squadra rossoblu, ha avuto modo di riconquistare la maglia della nazionale
partecipando così ai mondiali del ’98 in Francia.
Inoltre, proprio con il Bologna, ha stabilito il suo record di reti segnate in un campionato: 22.
Personalmente ho avuto la fortuna di conoscerlo, oltre che di apprezzarlo in ogni sua sfaccettatura.
Uno dei pochi esempi, se non l’unico, da prendere come modello da quei ragazzi
che si stanno avvicinando al calcio.
Sì perché, solo con un campione con Baggio si può sperare in un calcio meno urlato,
più onesto e nello stesso tempo spettacolare da far dire a tutti…… IL SOGNO CONTINUA.
10-02-2013
BOLOGNA - SIENA: CHIUDIAMO SUBITO...IL CONTO!!
Siamo giunti alla quinta giornata del girone di ritorno,
che ci vede impegnati con quel Siena,che nonostante la pesante penalizzazione,
ha saputo reagire molto bene fino a recuperare in poco tempo, i sei punti di penalizzazione sanzionati
alla società per le note vicende del calcio scommesse, anche se attualmente non…
naviga in buone acque, nonostante la sonante vittoria ottenuta domenica scorsa contro l’Inter.
Partita molo delicata quella con il Siena,perché se alla fine del campionato,
nella maledetta zona retrocessione dovessimo trovarci a pari punti,
il pareggio casalingo non servirebbe,per via dell’uno a zero a sfavore nella partita dell’andata.
Quindi l’imperativo per questa partita è ancora: “VINCERE,VINCERE,VINCERE”
come abbiamo fatto a Pescara e con almeno un paio di goal in più,perché a parità di punteggio,
per la salvezza , i goal in questione hanno la loro importanza.
Dopo le belle prestazioni di Napoli(due volte), e Milano (Coppa Italia)quella
con la Roma ha evidenziato le ormai note problematiche:
difesa troppo perforabile e pericolosamente fallosa, visti anche i due rigori
subiti a Pescara(e qui le colpe non sono certo solo di Agliardi)
per altro sostituito da Curci domenica scorsa.
Centrocampo,che a parte Perez,al quale rinnoverei subito il contratto,i vari Krin,
Taider,Pazienza e altri “desaparacidos “ non sono riusciti a sostituire
sia nel gioco che nella mente dei tifosi,coloro che sono stati ceduti,
Mudingay in primis!!
Il caso e la fortuna, che nella vita servono non molto, ma moltissimo,hanno fatto si,
che in queste ultime tre o quattro giornate,le nostre dirette concorrenti,
abbiano perso o pareggiato quando noi(con il Chievo e con un bel quattro a zero,
importante per una cosidetta eventuale….classifica avulsa) abbiamo vinto,
e quindi la sconfitta con il Genoa e con il Milan,sono state abbastanza indolori.
Siena e Fiorentina, con il Catania in mezzo ma in trasferta,
sono diventate fondamentali per assicurasi una posizione in classifica più tranquilla,
sempre che le dirette concorrenti facciano passi falsi.
Ormai credo però che ogni partita, da qui alla fine del campionato,
possa essere decisiva per la salvezza.
Capitolo mercato: ceduto Portanova al Genoa,si è puntato su Sorensen ,
che in alcune partite non è stato niente male, ma quella che gli è mancata a tutt’oggi,
è stata la continuità di rendimento.
E’ giovane, quindi dovrebbe crescere vicino ad un giocatore di maggior esperienza.
Ma da rinforzare, non c’è solo la difesa.
Ci sono altri reparti, come il centrocampo, per renderlo forse un pò più grintoso e meno tecnico.
Anche sulle fasce mancano giocatori ,come facevano le cosidette “ali” di qualche tempo fa,
che una volta arrivati sul fondo, possano “penellare” deliziosi cross per le punte centrali.
Oggi i giocatori di “fascia” devono anche difendere, ma lo possono fare anche a turno.
Quindi non è solo un problema di “portierato”, anche perché in campo si va in più di undici per ogni partita.
Perciò ogni risultato conseguito, è merito o demerito dell’intero gruppo!!!
Come ho detto prima ,non mi sembra che Pioli sia stato accontentato,
visti gli acquisti che la società ha fatto in questo mercato invernale di….riparazione.
Speriamo che Moscardelli, Christodoulopoulos, Naldo a turno, quando e se dovessero essere utilizzati,
sappiano dare quell’apporto necessario per raggiungere anzitempo quella posizione di tranquillità che il Bologna,
con l’organico che ha, si merita ampiamente.
Una nota positiva:Gilardino, oltre ad essere arrivato a 10 reti segnate,
in questo campionato,ha raggiunto con il goal di domenica scorsa,tre grandi campioni come Mancini,Riva,Inzaghi!!
Complimenti bomber, cosi continuando potremmo sempre gridare a squarcia gola……IL SOGNO CONTINUAAAAA!!!
27-01-2013
LA NOTTE DLLA GRANDE ILLUSIONE
Anche per quest’anno, la speranza di vedere il Bologna
raggiungere un traguardo prestigioso, di una semifinale o di una finale,
di un qualsiasi torneo nazionale o europeo è sfumata, dopo una prestazione
a dir poco esaltante in quel di Milano, Stadio Meazza, sponda Inter il 15 gennaio scorso.
Come ho sempre detto e dichiarato sono spudoratamente di parte!
Per questo intravvedo nella sconfitta sopra citata un film già visto
e messo in atto minuto dopo minuto partita dopo partita dove,
il culmine è stato raggiunto all’ultimo minuto, quando Cambiasso ha impedito,
ostacolato e chi più ne ha ne metta, Agliardi a rialzarsi per riprendere la sua posizione in porta.
Mi sarebbe piaciuto vedere, se la stessa situazione fosse successa a parti inverse
e cioè che un giocatore del Bologna avesse usato lo stesso metodo con il portirere dell’Inter Handanovic.
Quanto ci avrebbe messo l’arbitro Banti di Livorno (guarda caso il Bologna
ha eliminato proprio il Livorno nella precedente partita di Coppa Italia)
a fermare il gioco e fischiare il fallo sul portiere?
Vorrei far notare a chi non lo sapesse, che l’area piccola è territorio
“inviolabile” del portiere e che ogni azione o gesto all’interno di essa,
che possa arrecare danno al medesimo, dovrebbe essere fermata con relativo
fischio con punizione a favore di chi difende la porta!
Credo almeno che sia così da regolamento, non dovesse essere qualcuno me lo faccia sapere.
Abbiamo tifato, creduto e sperato che….Sant’Ambrogio ci facesse il miracolo come lo ha fatto…
San Gennaro in quel di Napoli, dove a seguire il Bologna si è visto un tifoso solo.
A Milano invece più di mille supporters hanno accarezzato, unitamente a
quelli da casa davanti alla tv il sogno di un’altra grande impresa,
che peraltro sarebbe stata strameritata.
Non dobbiamo però abbatterci per quello che è successo,
anzi siamo convinti che questo Bologna targato Stefano Pioli è una squadra di
carattere e forza di volontà.
Avanti ragazzi, adesso c’è il campionato da onorare e sono certo che qualche squadra più blasonata,
dopo le partite di Napoli e Milano, ci affronteranno con più timore,
concentrazione e rispetto.
Con la grinta e la sete di vittoria dimostrata ultimamente nonostante
la “grande illusione” per tutti noi e tutti voi…IL SOGNO CONTINUA!
PORTIERI E CENTRAVANTI, DUE PESI E DUE MISURE NEL...GIUDICARLI!!!
FEDERICO AGLIARDI...UNO DI NOI!!!
Negli ultimi tempi, mi sembra che ci sia una specie di “caccia alle streghe”
per quanto riguarda uno dei ruoli più delicati,
anzi il più delicato,che un calciatore ricopre all’interno della squadra di appartenenza:
IL PORTIERE. E’ un ruolo di grande responsabilità e importanza,
al quale non viene perdonato nulla o quasi nulla e che costantemente,
per i novanta o più minuti della partita,non gli viene concesso neanche un calo minimo di concentrazione.
Chi lo ricopre è costantemente sulle….spine.
Sembra che, ogni qualvolta che il portiere si trova a contatto con il pallone,
sia continuamente sotto esame:
un rinvio un po’ sbilenco, un’uscita a terra incerta, una respinta poco ortodossa,
oppure una presa in uscita alta, non ben riuscita, anche se poi nel prosieguo dell’azione,
non succede nulla di irreparabile.
Fin da piccolo ho sempre giocato in porta, (nonostante la statura non mi aiutasse molto,
ma la posizione e i riflessi erano ottimi!!)perché mi affascinava questo ruolo
di “ultimo baluardo” a differenza della maggior parte dei miei coetanei,
che provavano solo ebbrezza e soddisfazione, nella realizzazione del goal.
Ho cominciato a giocare fin da piccolo,verso gli otto o nove anni, in un contesto
dove gli stessi tuoi amichetti un po’ presuntuosi e qualche volta anche un po’ prepotenti,
per il solo fatto di sentirsi superiori agli altri,sia per l’età, che per la presunta bravura,
ti concedevano di giocare,solo se portavi tu il pallone, oppure se accettavi di giocare in porta.
Per me, senza che loro lo sapessero, era come sfondare una….porta aperta!!!
Si perché erano gli stessi a decidere la composizione delle due squadre e guarda caso,
ce ne era sempre una molto più forte dell’altra.
Allora visto che nel ruolo di portiere non voleva mai giocare nessuno, scarseggiando i pretendenti,
fin dall’inizio, accettai consapevolmente, il ruolo da me preferito, ad un patto però:
che fossero i due portieri attraverso la…lotteria del “pari o dispari”,
a scegliere i propri compagni di gioco.
Naturalmente ,il sottoscritto cominciava sempre con un paio di buon i difensori
e di seguito assieme ai primi prescelti, veniva deciso il resto della squadra.
In questa maniera,l’eventuale vittoria o sconfitta sarebbe stata non per merito
o demerito del singolo, ma di tutto il gruppo.
Apro una parentesi: a tutt’oggi in questo difficile ruolo, ho disputato con la Nazionale Italiana Cantanti,
di cui sono uno dei quattro fondatori iniziali unitamente a Andrea Mingardi,Gianni Morandi e Mogol,
oltre 420 partite!! E ho intenzione di proseguire questo score,
fino a che il mio fisico reggerà!!!
Per tornare alla responsabilità di questo ruolo,vorrei fare notare a tutti coloro
che criticano con grande prosopopea e facilità le prestazioni dei portieri,
di criticare con altrettanta veemenza, le prestazioni di quei centravanti che rimangono
a bocca asciutta per svariate domeniche.
Gli attaccanti però, devono essere tutelati e amorevolmente coccolati sempre,
a prescindere dalle loro prestazioni in campo.
Si sa mai che non cadano in depressione e che quindi, domenica dopo domenica non trovino
più lo specchio, di una porta larga sette metri e trantadue centimetri
e alta due metri e quarantaquattro centimetri!!
I portieri non possono permettersi questi momenti, altrimenti il rischio dell’immediata critica,
è immediatamente alle…..porte, ma non quelle del campo di calcio!!!
DUE PESI E DUE MISURE nel giudizio!!
Da tifoso del Bologna, viste le ultime poco esaltanti prestazioni dei nostri ex portieri
militanti in altre squadre, e di altri appartenenti a società più blasonate e accreditate a traguardi europei,
credo che bisogna piantarla di mettere in discussioni FEDERICO AGLIARDI,
perché, a turno,chi più chi meno, nell’arco di un campionato,è passabile di cali di forma
o disattenzioni in campo, non solo per quelli che giocano nel
Bologna, ma anche di altre squadre!!
Non facciamo nomi,perché è sempre il campo di gioco che emette le sue sentenze,
siano esse del passato, del presente o del futuro.
Un’ultima piccola ma significativa considerazione:
televisivamente parlando,come mai il bel gesto atletico del “bomber” finalizzato in goal,
nelle varie trasmissioni, ci viene propinato in tutte le salse e da qualsiasi
angolazione fino alla….paranoia.
Non ho mai visto,però,ripetere o riproporre a …….mitraglia, una bella, grande o spettacolare parata,
a differenza appunto di certi goal, che a volte, vengono definiti…..
”della domenica”:anche qui, DUE PESI E DUE MISURE!!
Meno male che almeno ne gli ultimi anni, ogni qualvolta una squadra segna,
ai telespettatori viene trasmessa e proposta anche la gioia, del portiere.
Prima sembrava che “all’ultimo baluardo” fosse preclusa la festa, così ignorato,
tutto solo, dall’altra parte del terreno di gioco.
Così facendo,lo si è reso partecipe dell’entusiasmo collettivo, insieme ai compagni di squadra,
tifosi, che ad ogni rete segnata possano pensare o dire che……
IL SOGNO CONTINUA!!!
FESTIVAL DI SANREMO 2013: OVVERO L'ANNO DELLA ROTTAMAZIONE...CANORA"
Dopo un’estenuante e ….. faticosa selezione, sono stati annunciati i sospirati nomi
e le canzoni che quest’anno parteciperanno alla sessantatreesima edizione del Festival di San Remo.
Novità assoluta, è la nuova formula che attribuisce ad ogni artista della categoria big,
la possibilità di interpretare due canzoni al fine di non correre il
rischio di subire un’eventuale e ingiusta eliminazione come cantante.
Infatti, tutti i 14 partecipanti, saranno giudicati in base ai due motivi che presenteranno,
di cui uno solo verrà eliminato e l’altro entrerà in finale.
Quindi per una settimana intera ci propineranno le stesse facce,
anche se alcune poco popolari, ma che avranno la possibilità di diventarlo
oltremodo presso quel pubblico che non ha mai seguito i talent come “X Factor”
(vinto da Chiara Galiazzo) oppure “Amici” (che ha rivelato Annalisa)
o che non segue la musica jazz-pop che a San Remo sarà rappresentata da Raphael Gualazzi
e quella jazz puro rappresentata da Simona Molinari in coppia con l’ex enfant- prodige Peter Cincotti.
Chissà se la mia fornaia sessantenne,
il mio meccanico trentacinquenne o il mio macellaio quarantenne
conoscono questi nomi appartenenti alla grande carovana della musica italiana!
Non poteva mancare anche un genere musicale di “nicchia”
rappresentato dal gruppo naturalizzato bolognese “Marta sui tubi”,
con il loro rock teatrale con suoni estremi e parole taglienti,
nonché gli “Alma megretta” gruppo napoletano alternativo.
La novità e la sorpresa però mi sembra il nome di Maria Nazionale appartenente al genere napoletano dei “new melodici”,
artisticamente sdoganata a livello nazionale da Roberto Saviano
con il film Gomorra e dal brano inciso quest’estate in coppia con Francesco De Gregori.
Se poi entriamo attentamente nella carriera artistica e territoriale di altri partecipanti
si può notare che è stata privilegiata la scelta del cantautorato
di scuola romana (Max Gazzè, Daniele Silvestri e Simone Cristicchi).
Ma come! E qui il mio campanilismo è evidente e sacrosanto!!
Vorrei far notare a coloro che hanno scelto i cantanti prma e le canzoni poi,
che anche nell’area musicale di scuola bolognese ci sono artisti con le stesse caratteristiche
e popolarità indiscusse.
Allora, perché ignorarli?
Di big noti o con carriere importanti alle spalle mi sembra non ce ne siano:
UNA VERA E PROPRIA ROTTAMAZIONE CANORA!!!
LA…VECCHIA GUARDIA SEMBRA ESSERE STATA LIQUIDATA!!!
A questo Festival, presentando due canzoni per artista, sarebbe stato interessante se vi avessero partecipato,
senza rischi di eliminazione, almeno cinque o sei di quei nomi,
che navigano “costantemente nelle parti alte delle classifiche di vendita”;
Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Jovanotti, Tiziano Ferro, Biagio Antonacci, per citarne solo alcuni.
Credo però che non abbiano mai preso in considerazione una loro partecipazione o presenza per questa edizione.
Fra coloro invece che invitati lo sono stati, ma esclusi dopo l’audizione dei brani presentati,
c’è gente come Gino Paoli, Fiorella Mannoia, Alex Britti, Morgan
e quanti altri chissà di cui non sono stati pubblicati i nomi.
E qui apro una parentesi:
sì perché a San Remo non ci vai se presenti una bella canzone, ma in primis,
devi essere invitato, poi proponi la canzone.
Così nel cassetto potresti avere un’ipotetica Quando quando quando, Nel blu dipinto di blu,
Io che non vivo…, Che sarà,Gli occhi miei, che hanno fatto il giro del mondo.
Ma se ti chiami “Amedeo Scaccabarozzi” oppure “Antenore Stupazzoni”
l’invito di cui sopra non ci sarebbe, e di conseguenza la loro canzone ,
anche se interessante, non verrebbe nemmeno presa in considerazione.
Nell’immaginario collettivo, però, per l’Italia e gli italiani il festival di San Remo
rimane sempre un’icona…musicale da vedere ed ascoltare a prescindere.
Le canzoni del Festival hanno fatto innamorare, emozionare, sorridere e sognare intere generazioni.
Quindi, visto che sognare non costa nulla, per tutti coloro che lo aspettano,
musicalmente parlando…… IL SOGNO CONTINUA
INDOVINA CHI VIENE A CENA...OPPURE VENGA A PRENDERE UN CAFFE' DA NOI
Con i titoli di questi due fantastici film,magistralmente interpretati
il primo da Spencer Tracy, Katherine Hepburn e Sidney Poitier e il secondo da Ugo Tognazzi e Milena Vukovic,
si potrebbe sintetizzare l’attuale momento di “non incontro” tra Guaraldi e Zanetti.
Da una parte l’attuale presidente che non fa un….passo indietro ,
per invitare Massimo Zanetti ad una cena davanti ad un fumante piatto di tortellini!!
Dall’altra un socio”desaparacido“ che non si decide ad invitare o ad offrire a qualsiasi
ora del giorno, un buon caffè, Segafredo naturalmente per parlare o
discutere sulla situazione presente e futura del Bologna FC 1909.
Così facendo però, la corazzata POTEMKIN (Potionki per chi non
masticasse bene il russo) presentatasi due anni fa,
poco prima di Natale,come una gioiosa “macchina da guerra”,
rischia di trasformarsi in un “TITANIC”, per parafrasare altri
due film che hanno fatto storia!! Storia però che rischia di non farla questo
Bologna,che continua a veleggiare nella parte destra della classifica e per lo più
in quella medio-bassa. Su di una cosa sono d’accordo: la scelta di
confermare Pioli come allenatore ,indipendentemente dai risultati.
E’ purtroppo una brutta abitudine, quella di cambiare il “comandante”
(allenatore) quando la barca sta per affondare.
Chi meglio di lui,è a conoscenza della potenzialità dei propri marinai (giocatori)?
Quindi se qualcuno rema contro,non bisogna avere dubbi:
lo si lascia un po’ a....riposo a meditare su un suo eventuale comportamento rinunciatario,
in campo. Da una parte, Guaraldi oggi è visto come il principale responsabile del momento difficile del Bologna,
accusato di pensare più alla realizzazione del centro sportivo,
che al potenziamento della squadra.
Dall’altra c’è un Zanetti che pure lui non riscuote grandi consensi
(non dimentichiamoci la dura e secca contestazione alla presentazione della
cordata societaria di cui sopra), che comunque contribuì al salvataggio del Bologna dal fallimento.
Sembra però che mister Segafredo possa essere il più indicato dei soci attuali,
a portare della”fresca”(soldi per quelli di fuori Bologna) per rinforzare con nuovi acquisti ,
la squadra, che nonostante l’ampia rosa,(trentatre a libro paga) solo sedici
o diciassette sono sistematicamente impiegati a meno che non ci siano infortuni
o squalifiche per loro: un po’ poco!!
SI PUO DARE DI PIU’…..dovrebbe intonare a squarciagola il “presidente onorario” Gianni M orandi.
Forza lor signori!! Guaraldi ci metta la ….location per l’incontro!!
Zanetti, ci metta il caffè per un…..conviviale colloquio!!
Il pubblico ci metta il cuore per tifare…..a prescindere!!
I giocatori ci mettano l’impegno e l’anima!!
Solo così per i tifosi rossoblu…….IL SOGNO CONTINUA!!!
HALLER E PASCUTTI: CHI PURTROPPO…PARTE E CHI FORTUNATAMENTE..…RIPARTE!!!
E così un altro pezzo importante della storia del Bologna FC 1909
ci ha lasciato, raggiungendo altri “amici” come Tazio Roversi, Stefano Chiodi,
Giuliano Fiorini, Sergio Buso, Giuseppe Vavassori e il capitano per antonomasia, Giacomino Bulgarelli,
per citarne alcuni dei più recenti e che ci hanno lasciato un grande vuoto nei nostri cuori
di tifosi rossoblu.
Helmut Haller “al tudasc”, se ne è andato per iniziare il lungo viaggio dell’eternità.
Aveva 73 anni e da un po’ di tempo era ammalato,
Ci ha lasciati senza tanto rumore,
ma con la classe che lo aveva contraddistinto, indossando le maglie del Bologna prima,
e della Juventus poi, vincendo con entrambe le società,
lo scudetto. Un vero fuoriclasse: aveva velocità
(per quei tempi),fantasia e classe da vendere, tanto che queste sue doti,
lo portarono a disputare ben tre mondiali di calcio, perdendo la finale del 1966 in Inghilterra dopo aver segnato però, il goal del vantaggio tedesco. Gli almanacchi del calcio ci dicono che in Italia ha disputato 295 partite segnando 69 reti. Non poche per un giocatore ,allora definito “rifinitore”, Fantasioso,per come lo ricordo io,irresistibile e a volte un po’ capriccioso, capace di calciare sia di destro che di sinistro. Un peccato non averlo rivisto nel 2004, in occasione del cinquantesimo anniversario dello storico scudetto vinto contro l’Inter in quel fantastico 7 giugno 1964 di cui Haller fu uno degli artefici
più importanti di quella vittoria. Ma penso sia dispiaciuto anche a tutti i tifosi,
non vederlo per il centenario del club rossoblu, in quella magnifica serata del
3/4 ottobre 2009.
La malattia ce lo stava portando via già da allora.
A proposito di quel memorabile spareggio,non voglio ricordarvi la
formazione,perché chi è vero tifoso del Bologna,dovrebbe saperla a mo di filastrocca!!
Una sola eccezione nella formazione di quel giorno:la maglia numero 11 era indossata da Bruno Capra
e non dal grande Ezio Pascutti, perché infortunato.
I maligni dicono che fu una mossa tattica del mister “Fuffo” Bernardini”
per imbrigliare o boicottare un tal Giacinto Facchetti,
terzino con il……. vizio del gol.
Si rivelò una mossa molto importante perchè Capra interpretò perfettamente quel ruolo.
Anzi fece di più, permettendosi anche di sganciarsi in avanti in più di
un’occasione, costringendo il “gigante” di Treviglio a rimanere
nella sua posizione di difensore.
Nei cuori dei tifosi bolognesi di ieri, di oggi e dico io,
di sempre,il numero 11 resta
e resterà sempre la maglia di Ezio Pascutti,
che con i suoi 130 gol (e un solo rigore tirato ma sbagliato) è nella storia del Bologna!!!
Auguri magnifico Ezio, perchè il gol più
importante della tua vita lo stai facendo adesso, ma non di testa o di piede,
ma con la grinta con il cuore e con la forza che ti hanno sempre contraddistinto.
Saranno queste tre componenti,
insieme all’affetto dei tifosi tutti, che ti faranno dire e cantare
(come nella foto qui a fianco di qualche anno fa insieme a un'altro grande
di quel Bologna, Romano Fogli) anche per me ,
dopo questo breve “stop and go”……..IL SOGNO CONTINUA
UN BOLOGNESE A NEW YORK
Che gli Stati Uniti d’America,dopo il famigerato
attentato dell’11 settembre 2001 non sono più gli stessi,
lo si capisce subito appena metti piede sul territorio americano.
Mi sono recato ancora una volta, un paio di settimane fa,in questa nazione,
una volta “terra promessa” per tanti emigranti italiani e non.
Controlli severissimi già all’arrivo all’aereoporto J.F.K di New York,
con scaglionamento dei passeggeri a gruppi di 20/25 alla volta verso le postazioni
doganali per espletare le pratiche del caso.
Uscite di controllo tante (una quarantina) funzionanti poche,
meno della metà , con grandi disagi per i malcapitati visitatori della
“Grande Mela”. Lunghe attese, in un’area dell’aereostazione,
in cui per via della mancanza di aereazione climatica e carenza di servizi igenici,
le 400/500 persone erano accalcate quasi una sopra l’altra,
con ovvie “profumazioni” che non avevano niente di esotico!!
La sicurezza,al giorno d’oggi è sicuramente una questione primaria,
ma se per risparmiare sul personale si fanno aspettare dalle tre alle quattro
ore i malcapitati utenti, bisognerebbe che anche le maestranze americane
avessero più rispetto per coloro che hanno deciso di recarsi per turismo
o per lavoro nella City americana. A parte questi piccoli inconvenienti,
l’esperienza professionale è stata entusiasmante, grazie alla calorosa accoglienza
da parte dei nostri connazionali, sia di prima che di seconda e terza generazione.
Ma la cosa che più mi ha colpito ed emozionato, è stata la visita al
WORLD TRADE CENTER dove si trovavano le TORRI GEMELLE.
Gli attacchi del gruppo estremista islamico di al Qaeda,
in quel 11 settembre 2001 uccisero 2977 persone di cui la più
anziana aveva 85 anni, e la più giovane soltanto 2 anni.
Suggestivo e imponente, il monumento commemorativo del
9/11 MEMORIAL, marchio che contraddistingue la rinascita di questi luoghi.
Si compone oltre al MEMORIAL MUSEUM, di due piscine installate all’interno
dello spazio originario delle Torri Gemelle. Esse sono state costruite
all’interno dello spazio originario delle torri gemelle,
nel punto esatto in cui sorgevano le torri medesime.
Le suddette piscine sono corredate da cascate alte 9 metri
il cui scroscio d’acqua sprofonda in una cavità centrale,
di cui volontariamente non si vede il fondo.
Ma la cosa più toccante, sono i nomi delle vittime scritti sui parapetti,
in bronzo, che le delimitano.
A compimento dell’opera,il nuovo World Trade Center,
comprenderà anche un monumento commemorativo,un museo,
nonché il “survivor tree” (l’albero dei sopravissuti).
Da notizie apprese sul posto sono venuto a conoscenza che
tale albero era stato piantato nel 1970 nella piazza originaria
del W.T.C. I lavoratori-soccorritori, trovarono l’albero danneggiato,
tra le macerie di Ground Zero, ridotto ad un tronco di poco più di due metri.
L’albero è stato curato in un parco di New York e cresciuto fino a superare i nove
metri di altezza da cui sono spuntati nuovi rami e fiori.
A marzo del 2010 l’albero è stato sradicato e riportato al World Trade Center,
piantato a ovest della piscina sud. E’ il simbolo della
sopravvivenza e con lui per gli americani e l’America….IL SOGNO CONTINUA !!!
ORA SI RIPARTE!!!
Con questo slogan,qualche settimana fa,
si è tenuta con grande successo, una manifestazione di solidarietà,
in quel di Crevalcore,con lo scopo, in primis di raccogliere fondi per
la ricostruzione di alcune scuole irrimediabilmente lesionate o distrutte
dal terribile terremoto del 19 e 29 maggio scorso e rinfrescare
la memoria alle istituzioni competenti, per una rapida ricostruzione!!
Una serata magica,magnificamente organizzata da Gianluca Luppi,
un grande ex di Juventus, Fiorentina, Napoli, Cesena,Ravenna
e Venezia allenato in quegli anni dall’attuale CT della nazionale
italiana Cesare Prandelli, ma soprattutto di quel Bologna,
che lo ha lanciato nel mondo del calcio che conta.
Con la collaborazione della moglie Elena e di tanti meravigliosi
e instancabili volontari, allo stadio comunale del centro sportivo
di Crevalcore,si sono dati appuntamento più di 500 persone,
che sommate ad una precedente prevendita di 800 biglietti,hanno fatto si
che l’incasso totale è stato di ventiduemila euro,
destinati al progetto sopra menzionato.
La serata è stata presentata con grande verve e professionalità,
da una splendida Alessia Merz,in compagnia di Fabio Federici,
con le incursioni cabarettistiche di Roberto De Marchi, proveniente
dalla trasmissione Colorado Caffè, nonché il gruppo musicale “Lavori in corso”.
Il clou dell’evento benefico però,è stata la partita di calcio
tra “Ex calciatori” contro “Team solidarty Ferrari.
Una squadra quella degli ex calciatori rossoblu, di tutto rispetto,
formata da Luppi (che è di Crevalcore) “il mitico”
Villa,Paramatti,Stringara,Pasqualini,Castronaro,
ed ex glorie del calcio nazionale come,Ballotta,”il condor” Agostini,Poggi, Treggia, nonché
Fabio Bazzani oggi capitano e leader del Mezzolara Calcio di cui Gianluca luppi ne è degno allenatore.
In veste di graditi ospiti,Franco Colomba e Giancarlo Marocchi.
Applaudatissimi dal pubblico presente, Paolo Mengoli ed Andrea Mingardi
e il cantautore Nearco, supertifosi rossoblu.
Bella anche l’idea di vendere le magliette, fuori dallo stadio,
con la foto della torre e dell’orologio di via Matteotti,che segnava
le nove di mattina e con la scritta: ORA SI RIPARTE !!!!
a significare una voglia di immediata ripresa di quella vita quotidiana,
come lo era prima del terremoto.
Per l’occasione, una parte del team dei ferraristi,si è presentato
a bordo di una decina di fiammanti Ferrari da strada,
mentre all’interno dello stadio,faceva bella mostra l’ammiratissima
monoposto “Ferrari formula uno” di Michele Alboreto, con il quale
gareggiò nel 1985.
Dopo l’evento calcistico, tutti sotto il tendone-mensa della tendopoli, dove i “Sempar in Baraca”,
hanno preparato una gustosa cena per le squadre e per gli ospiti,
a base di gramigna con la salsiccia, e una succulenta grigliata mista!!!
Per la cronaca,il risultato finale è stato di sei a due per
gli ex calciatori contro i ferraristi, ai quali per l’occasione non
non gli è stato dato il tempo di inserire….il turbo!!!
Ma questo è solo un piccolo dettaglio, perché negli occhi di tutti
si leggeva prevalentemente la voglia e la tenacia per una immediata
ripresa ed un immediato ritorno a quella normalità che farà loro dire:
finalmente abbiamo di nuovo una casa, perche solo così per loro...IL SOGNO CONTINUA
CAMPIONATO E RAMIREZ: DUE PARTENZE...INDOLORI!!!
Siamo giunti alla quarta giornata di campionato, e dopo una partenza
abbastanza sgangherata (Chievo e Milan), nella partita con la Roma abbiamo tirato
una boccata d’ossigeno vitale. Ecco perché per quanto riguarda il campionato,
le prime due gare ci hanno dato la possibilità di addrizzare il tiro e quindi
queste due prime sconfitte a questo punto sono diventate indolori.
Oggi con il Pescara è obbligatorio vincere e migliorare quindi la classifica per poter
affrontare con più tranquillità le prossime ( Siena e Catania) che come punteggio varranno
sicuramente il doppio. Ancora una volta, per quanto riguarda
l’inizio del campionato, la questione Ramirez, nel tempo, ha pesato
notevolmente sulla scelta dei moduli calcistici da adottare
in campo da parte di Pioli:3-5-1-1 il preferito.
il 4-3-2-1 poco usato, il 3-4-2-1 che pero' senza il
ragazzotto uruguagio, quest'anno, non e' stato possibile sperimentare.
Ora con l’arrivo di Gilardino, dopo ciò che ci ha fatto vedere
nello scampolo di partita giocata con il Milan e i due grandiosi goal
con la Roma, abbiamo la possibilità di avere più profondità in attacco,
a patto che possa essere punta unica e possa svariare a piacimento,
come faceva Marco Di Vaio,che però era abbastanza insofferente se gli
veniva affiancata un’altra punta. Ma per tornare al discorso Ramirez,
premetto che sono un tifoso sfegatato tanto da seguire il Bologna anche quando ,
caduto in disgrazia ,ha navigato per un po’ di tempo tra la serie B e la C.
Sono un tifoso innamorato della propria città e di conseguenza dei colori rosso-blu,
e della squadra che calcisticamente parlando, la rappresenta, pronto
a perdonare anche le retrocessioni o certe partite non esaltanti!!
Sono un tifoso con un criterio innocentista,fino a quando non ci sono prove
inconfutabili di colpevolezza,nei confronti di quei calciatori che nonostante
gli alti guadagni, ma mai sazi di danaro, infangano con le scommesse
non solo loro stessi, e questo sarebbe il meno , ma anche le loro famiglie,
figli compresi, nonché quelle maglie delle società per cui giocano.
Insomma credo di essere un “portatore sano di tifo rossoblù bolognese!!”
e allora vi chiederete: cosa significano queste belle parole sulla squadra del cuore?
Significano che, nei due casi citati, cioè Ramirez e Calcioscommesse
divento un implacabile giustizialista!
Non ammetto che persone, a cui Dio ha dato la fortuna di essere
su questa terra dei privilegiati, si prendano gioco di una città
e di una tifoseria intera come quella bolognese, proclamando, nel caso di Ramirez,
l’irrefrenabile voglia di andarsene da una squadra ed allontanarsi
da un pubblico che lo ha, amato, adorato vezzeggiato, riverito, rispettato, idolatrato e difeso
otto ogni profilo, sia umano che professionale.
Quindi, non dobbiamo ringraziare il Signor Ramirez per quello che
ha fatto nei mesi trascorsi a Bologna, semplicemente perché era pagato per farlo,
auguriamogli invece un buon viaggio, con un biglietto ma di sola andata,
nella terra della Regina Elisabetta!! Se caso mai, più avanti e con
una maggiore maturità, Gaston dovesse farne uno di
ritorno, spero non sia sotto le Due Torri. Solo ad un patto potrebbe tornare:
chiedendo anticipatamente scusa ad una città ed a una tifoseria
intera che hanno dimostrato e dimostreranno che anche
senza Ramirez per loro calcisticamente parlando… IL SOGNO CONTINUA.
CHE BELLO SE UNA STAR...ADOTTASSE UN COLLEGA PER AMICO!!!!
Inizia di nuovo un campionato di calcio all’insegna delle promesse,delle novità e delle speranze
che possa essere più pulito di tanti altri, di cui si è già abbondantemente parlato e non sempre
in senso positivo o all’insegna della lealtà sia essa dentro o fuori dal terreno di gioco!!
Inizia una nuova avventura per il Bologna, qui al Dall’Ara,che negli ultimi tempi non è stato
solo lo “stadio”per le sue partite, ma anche un grande contenitore”umanitario”per raccogliere
fondi a favore dei nostri terremotati emiliani e non, in un grande concerto tenutosi il 25 giugno scorso,
in occasione della serata “CONCERTO PER L’EMILIA”!!
Tanti artisti si sono dati appuntamento davanti a quarantamila persone
e davanti alle telecamere di RAI UNO.
Serata indimenticabile per chi vi ha partecipato.
Vi chiederete il motivo per cui parlo di musica, su una rivista come Calcio d’inizio,
che si occupa prevalentemente del Bologna e del calcio bolognese in generale.
Semplice,perche’musica e calcio (vedi Nazionale Cantanti, Inni più o meno belli,
non scelti dalla tifoseria in generale, ma nelle stanze dei bottoni…che contano,oppure personaggi
della musica come Elton John o Rod Stewart che sono stati presidenti di società calcistiche)
a volte vanno a braccetto, come appunto per il concertone citato in precedenza.
Ecco, al di la della nobilissima e forte causa per cui è stato creato l’evento musicale
in questione,mi è sembrato,come ormai succede spesso,ci sia sta una mancanza
di amicizia,di coesione e di rispetto professionale e umano fra gli artisti
partecipanti e quelli……NON INVITATI ,tra cui il sottoscritto e tanti altri Emiliano-Romagnoli.
Forse,Iva Zanicchi,Orietta Berti,Fiordaliso,Mario Biondi,L’Orchestra Spettacolo Casadei,Iskra Menarini
(e me ne scuso con coloro che al momento non cito),non erano forse degni di essere invitati?
Avrebbero potuto creare per l’occasione,che ne so,dico un nome a caso:
ROMILIA MUSIC BAND, ed esibirsi in una versione particolare
della bellissima canzone di Francesco Guccini,EMILIA,oppure in una versione particolare
di ROMAGNA MIA. Credo che lo spazio si sarebbe potuto trovare: POTERE E’VOLERE…
come si usa dire!!
"!
Non c’è n’è stata una, delle “STARS” partecipanti,che abbia avuto
l’idea, la volontà o speso una parola,per “adottare”uno dei cantanti
non invitati e caso mai convincere,organizzazione,autori,rai o chiunque tirasse
le fila dell’evento,a cantare una delle due canzoni di loro spettanza, in duetto.
Oppure, rinunciare loro stessi, ad un brano, lasciando così libero uno spazio musicale.
Purtroppo è successo che qualche artista abbia eseguito due canzoni intere e un piccolo
ritornello di un loro successo del passato!!
Alla faccia della solidarietà!! Ma si sa,nell,ambiente dello
spettacolo la parola solidarietà è estranea al concetto culturale della medesima
e quindi perde, a volte, di significato e quindi, tanto se ne parla
tanto meno se ne fa tra colleghi.
Guai aiutare un collega, ancor peggio se meno famoso o in difficoltà…professionale
o personale,perché ci sarebbe il rischio di dargli quella visibilità,
per la quale un domani potrebbe diventare un pericoloso concorrente!!!!
Quindi se si dovesse ripetere un evento del genere,care amate stars cercate
di “adottare”….un cantante per amico.
Solo così potreste allungargli la sua la vita artistica e cosi facendo,
professionalmente parlando, per gli…..adottati, “IL SOGNO CONTINUA”!!!!
ZITTI TUTTI! LUCIO CI GUARDA...
Mi ero ripromesso di non tornare, almeno in questo periodo,
su argomenti, ricordi o quant'altro riguardasse "Gesu' Bambino"...Lucio Dalla, ma dopo tutto cio'
che si e' detto e scritto riguardo alla sua figura, travisando ogni cosa, ho deciso che sarebbe ora di finire di dare
continuamente notizie assurde e in particolare dare...i numeri!
Non riesco piu' a stare zitto, dopo quello che continuo a leggere, vedere e sentire
in ogni tipo di informazione sia puibblica che privata, sia televisiva che su carta stampata,
sfruttando ancora un evento triste.
Tutto questo per un pugno di..."utenti in piu'".
Siamo veramente in un mondo pieno di ipocriti.
Bisogna per forza scavare vergognosamente nella vita "dell'uomo Lucio Dalla" e chissa' per quale recondita
perversione di coloro che lo fanno.
Solitamente a coloro che non riescono a connettere piu' di tanto viene detto: "ma cosa fai? Dai i numeri!".
Si sente solo parlare di testamento, eredita', amicizie, ma la cosa piu' becera e' quella dfella paternita'genetica.
Un testamento ed un'eredita' fatta appunto di numeri che conteggiano i vari beni.
Questo non e' piu' diritto di informazione o di cronaca, ma un vero e proprio sciacallaggio.
L'unica cosa che lui voleva era creare una Fondazione a suo nome, di cui poco di e' parlato.
E' ora di dire basta ai signori dell'informazione.
Occupatevi di piu' di coloro che di numeri intesi come...in euro ne parlano in tema di finanziamenti piu' o meno virtuosi...
Bravo Gaetano Curreri a far conoscere quello che Lucio desiderava fare.
Quindi per creare e dirigere tale Fondazione le persone ci sarebbero e di tutto rispetto.
Oltre al citato Gaetano, in primis metterei Bibi Ballandi, manager di tanti suoi eventi televisivi e non in cui Lucio
e' stato protagonista e che con lui ha avuto un contatto negli ultimi quarant'anni giornaliero.
Un misto di lavoro e amicizia vera.
Aggiungerei anche Bruno Sconocchia e Michele Mondella, legati a Lucio da un cordone ombelicale
professionale musicale di concerti,m promozione, discografia e televisione.
Umberto "Tobia" Righi che ha condiviso con Lucio tutto cio' che succede ad un artista
ventiquattro ore su ventiquattro per ben quarantacinque anni, nonche' oggi presidente della Assistime
che si occupa dei dischi e dei diritti musicali con una quota (ma non dico i numeri) unitamente
a Marco Alemanno, oltre ad essere consigliere di quella Pressing-line di cui Dalla era presidente.
Infine Gianni Morandi come presidente operativo che con Lucio ha condiviso momenti belli e non
durante la loro gia' strepitosa carriera artistica sia singolarmente che in coppia.
Tanto e' stato scritto e detto ma non una parola sulla mancata presenza di almeno un artista che
rappresentasse la musica e la canzone di oggi, cioe' quella a mio avviso, "fatua", dei vari amici
di...dei talent piu' o meno finti, degli X Factor, che di X inteso come identita' o forza
creativa non hanno nulla e di Factor ancora meno, e vedremo se fra 50 anni si parlera' ancora di loro, come oggi di te,
e constateremo che cosa avranni mai..."Factor" di tanto importante.
Non faccio nomi, perche' la rabbia che ho dentro per questa mancanza di rispetto nei tuoi confronti, mi farebbe scrivere o dire cose da codice penale.
Quindi su consiglio di Claudia, mia consorte, e penalista ffermata, ho stralciato la parte piu' offensiva anche se interessante,
dedicata a questa pseudo nuova generazione.
Lucio, il 4/3/12, per un attimo ho avuto la sensazione che tu fossi li con noi, perche' in torno alle 15.20, durante la funzione religiosa,
nonostante la gioranta fosse leggermente velata, da una finestra della Basilica di S,Petronio, e' filtrato un paio di minuti un raggio di sole
che ha invaso la parte della navata dove eri tu, difronte all'altare.
Non vorrei essere blasfemo, ma ho interpretato quel fascio di luce come un tuo messaggio a tutti noi, non di ringraziamento, ma di partecipazione da parte tua.
Per quanto mi riguarda, penso che sarai sempre con noi, perche', quei fili della radio decantati in "Rondini", continueranno a farci compagnia,
come lo e' stato per un altro Lucio, (Battisti) che ancora oggi penso di poter incontrare per caso da qualche parte.
Come penso di incontrare anche te Lucio, passeggiando in Via D'Azeglio, o in Piazza Maggiore, o allo stadio.
Legandomi a questo ultimo luogo vorfrei dire un'ultima cosa.
Tu, tifoso del Bologna da oltre 50 anni,con una poltroncina sempre prenotata, in quello che oggi si chiama Stadio Renato Dall'Ara,
meriteresti l'encomio che si riserva alle grandi bandiere delle squadre calcistiche.
Come si ritira il numero della maglia del grtande campione, al Dall'Ara dovrebbero scrivere il tuo nome "Lucio 4/3/43" sul posto che hai occupato
in tutti questi anni, o che ti hanno visto seduto nell'ultima partita alla qualche hai assistito.
Non dovrebbero farvi sedere piu nessuno, e sarebbe da parte della societa' un gesto di grande spessore, per uno grande come te.
Care amico...ti ho scritto quello che penso, essendo come te uno spirito lòivero e vivo nel sogno che tu possa rimanere immortale come le tue canzoni.
Solo cosi' sarai sempre seduto li' con noi a tifare Bologna e a pensare che...IL SOGNO CONTINUA!
LAURA HONORIS CAUSA A MORANDI
Laurea honoris causa a...Capitan Morandi!!!
A bocce ferme e a mente lucida, voglio tornare sull'argomento Festival di Sanremo.
Anche questa sessantaduesima edizione ha chiuso i battenti all'insegna delle polemiche,
come del resto e' successo anche negli anni precedenti.
Quindi non capisco peche' dobbiamo ancora meravigliarci di questo.
Il "capitano" Gianni Morandi, ha saputo portare a termine con professionalita' ed esperienza,
una "partita" veramente difficile, sotto ogni aspetto, che definirei, in termini calcistici,
come la finale della Champions League!!
Da una parte, una squadra composta da un "cast-tecnico" di tutto rispetto
con Morandi capitano ed allenatore in campo, allo stesso momento.
Dall'alatra parte, i mass-media in generale, dalle tv piu' o meno importanti unitamente agli
organi d'informazione mezzo stampa, rappresentati da un gruppo di invitati pronti a gareggiare
fra loro, pur di apparire in tutte le trasmissioni televisive immaginabili, per esternare i propri giudizi sui
componenti della "squadra tecnica" di cui sopra, sugli ospiti in generale, sull'evento festivaliero
in tutte le sue sfaccettature, relegando i veri protagonisti della manifestazione, cioe' i cantanti e le loro canzoni,
comprimari di un evento televisivo piu' politico che di costume musicale e pronti a sparare le loro sentenze,
a prescindere.
Ma come in ogni partita che si rispetti, c'e' anche un arbitro, il cui giudizio dovrebbe essere insindacabile e rispettato.
Nel nostro caso, l'arbitro e' sicuramente lo spettatore televisivo che segue la trasmissione.
Tradotto in termini tecnici: ascolti tv, gradimento, share o audience che dir si voglia!!!
Diceva il grande allenatore Boskov: quando arbitro fischia...e' rigore!!!
E mi sembra che per questa sessantaduesima edizione del festival questa metafora stia a pennello:
quando milioni di spettatori guardano ...e' grande successo!!!
E come dicono a Bologna: non c'e' pezza che tenga!!
Bravo Gianni e bravi tutti, poiche' essendo noi italiani un popolo di esterofili, abbondiamo sistematicamente
piu' nelle critiche negli elogi.
Morandi ha fatto a mio avviso, un ottimo lavoro di squadra.
Ha collaborato nella scelta delle canzoni dei "big" facendosi nell'ambiente "canoro" piu' nemici in questi due anni,
che nel resto della sua vita!!!
Ha sentito e selezionato con il uso gruppo di lavoro, i giovani di Sanremo Social!!!
Ha seguito ininterrottamente, tutte le prove degli artisti in gara, degli ospiti, sia stranieri che italiani.
Protagonista in conferenze stampa giornaliere e interminabili, alle quali ho assistito personalmente, un paio di volte,
trovandomi a Sanremo come inviato e conduttore del programma di Michele Guardi "Mezzogiorno in famiglia" su Raidue,
il giorno della finale de Festival.
Forse voi che state leggendo, pensate che io possa essere di parte, avendo condiviso a tutt'oggi con Gianni,
il tifo per il Bologna, la Nazionale Italiana Cantanti di cui siamo stati soci fondatori insieme ad Andrea Mingardi e Mogol,
la stessa maestra di canto Alda Scaglioni e lo stesso produttore-manager, Bibi Ballandi, anceh se in periodi e momenti diversi.
Di discussioni piu' o meno accese e su vari argomenti, ne abbiamo avute parecchie, tra cui le due...bocciature
di mie canzoni sottopostegli nei due recenti Festival Sanremesi, di cui lui e' stato il "Deus ex machina"
in tutti i sensi.
Quando un professionista e' serio e preparato, penso sia normale rendegli "onore al merito"!!
Bravo Gianni o meglio...Dott.Morandi, anche perche', una laurea HonoriS Causa, la meriteresti.
Chissa' se l'Alma Mater non ti riservi una bella sorpresa!
Dopo 20 anni sarebbe un sogno per me fare il Festival, ma pensandoci bene, non sarebbe stato l'anno giusto perche',
a parte il mio primo Sanremo del 1970, gli altri due li ho fatti a distanza di 21 anni l'uno dall'altro (1971-1992).
Quindi, se si crede nella Cabala, Gianni mi ha lasciato la speranza e una porta aperta per il prossimo Sanremo,
cioe' a 21 anni dalla mia ultima partecipazione e quindi, nell'attesa...IL SOGNO CONTINUA...
COMUNQUE VADA, CON TE IL SOGNO CONTINUA
Ci sono tre canzoni del tuo immenso repertorio, che a mio avviso sintetizzano
quel primo e secondo tempo della tua vita.
"Come è profondo il mare" "Emilia" e "il cielo".
Si, perchè tu sei arrivato...dal mare, come ha decantato in 4/3/43.
Poi hai proseguito il tuo cammino in quelle strade e quei luoghi a te molto familiari,
citati nel brano "Emilia", cantata con Morandi e Guccini.
E oggi te ne stai lassù "dove la terra finisce e la' comincia il cielo".
Sei stato un grande innovatore.
Ti piaceva sperimentare di tutto:
dalle musiche, ai testi, a volte censurati come per "Gesù bambino" alias 4/3/43.
Ai suoni che ricercavi in ogni tua nuova opera, si perchè le tue non erano canzoni,
ma opere da custodire gelosamente e da consegnare ai posteri
come testamento musicale.
Non contento, hai firmato una regia di StraWinskiy al comunale di Bologna,
fino a suonare all'Opera Jazz di Vienna, perchè tu dicevi che
"la musica non ha steccati ed è fondamentale che non li creino quelli che organizzano".
Il lavoro che facevi non ti pesava mai, perchè ti divertivi, contaminando
di divertimento anche coloro che collaboravano con te, e nello stesso tempo eri propositivo, come quella volta
che in fase di realizzazione dell'album "Dalla Morandi"
proponesti a Mogol, che gia aveva scritto il testo di una canzone
diventata poi colonna sonora di quel tour, di cambiarne il titolo
da "CARA" a "VITA".
Quel semplice ritocco diede un senso totalmente diverso a tutto il brano,
perche eri uno al quale non piaceva un tipo di vita, ma ti piaceva
tutta la vita "in ogni sua sfaccettatura e dimensione".
Severo si, ma gioioso come solo tu Bolognese DOC sapevi essere!
Avevi il senso innato della goliardia: basti pensare come hai etichettato
un vino di tuo gradimento: Stronzetto dell'etna
o quella barca con la quale, vento in poppa, navigavi nel mare
delle isole Tremiti o in altri loghi a te cari, e che hai
battezzato "Catarro", oppure in quella Via D'Azeglio dove,
in tanti oggi si sono fermati per renderti omaggio ma che anche quando eri tra di noi,
sostavano per vedere dove passava i momenti di tranquillita' il grande Lucio,
senza dimenticare i cosidetti "fuori porta" o turisti per caso
che hanno imparato a conoscere il tuo campanello, dove non c'era scritto
il tuo nome ma ben si "Dr. Domenico Sputo" che non era altro
che un tuo pseudonimo da te usato come corista negli album di Ron, Luca Carboni e gli Stadio.
E quanto tu fossi ironico anche con te stesso lo si è evinto
nell'aver accettato che i tuoi amici piu intimi ti apostrofassero
simpaticamente con il soprannome "Ragno"
per via della tua statura e peluria che rinfoltiva quasi tutto il tuo corpo.
E che dire di una tua canzone che hai intitolato "Merdman" dedicato ad un personaggio,
che, arrivato da un'altro pianeta, aveva intuito che con uno stronzo in fronte
e andando in un talk show televisivo, sarebbe potuto diventare una star!
Anche li hai anticipato i tempi dello sfruttamento, anche se trash, dell'immagine ai fini del successo.
In tanti (50.000) ti hanno accompagnato nella tua entrata in campo per quel "Secondo tempo"
che tu hai definito "un nuovo percorso dopo la vita terrena".
In tanti ti hanno accompagnato, ripensando a tutte le canzoni che hai scritto e che
avremmo voluto scrivere anche tutti noi, tuoi colleghi di spettaoclo,
venuti in massa da tutte le parti d'Italia, per salutarti con un semplice, sincero e cordiale "Ciao",
altro tuo capolavoro musicale.
Tutti i colleghi di una generazione sana, forse per l'esperienza accumulata
negli anni o tramandata dalle proprie famiglie, nel nome dell'amore per il prossimo.
Ripeto, erano in tanti e quindi nulla importa che non ci sia stata almeno una figura
che rappresentasse la musica e la canzone di oggi, cioe' quella a mio avviso, "falsa",
dei vari amici di...dei talent piu' o meno finti, degli X Factor, che di X inteso come identita'
o forza creativa non hanno nulla e di Factor ancora meno,
e vedremo se fra 50 anni si parlera' ancora di loro, come oggi di te, e vedremo che cosa avranno mai..."Factor".
Non faccio nomi, perche' la rabbia che ho dentro per questa mancanza di rispetto
nei tuoi confronti, mi farebbe scrivere o dire cose da codice penale.
Quindi su consiglio di Claudia, mia consorte, e penalista affermata, ho stralciato
la parte piu offensiva dedicata a questa pseudo nuova generazione.
Lucio, il 4/3/43, per un attimo ho avuto l'impressione che tu fossi li con noi,
perchè in torno alle 15.20, durante la funzione religiosa, nonostante la giornata fosse
leggermente velata, da una finestra della Basilica di S.Petronio,
è filtrato per un paio di minuti un raggio di sole che ha invaso
la parte della navata dove eri tu, difronte all'altare.
Non vorrei essere blasfemo, ma ho interpretato quel fascio di luce come
un tuo messaggio a tutti noi, non di ringraziamento, ma di partecipazione da parte tua.
Per quanto mi riguarda, penso che sarai sempre con noi, perchè, quei fili
della radio decantati in "Rondini", continueranno a farci compagnia, come lo e' stato per un altro Lucio,
(Battisti) che ancora oggi penso di poter incontrare per caso da qualche parte.
Come penso di incontrare anche te Lucio, passeggiando in Via D'Azeglio,
o in Piazza Maggiore, o allo stadio.
Legandomi a questo ultimo luogo vorrei dire un'ultima cosa.
Tu, tifoso del Bologna da oltre 50 anni, con una poltroncina sempre prenotata,
in quello che oggi si chiama Stadio Renato Dall'Ara, meriteresti l'encomio che
si riserva alle grandi bandiere delle squadre calcistiche.
Come si ritira il numero della maglia del grande campione, al Dall'Ara dovrebbero
scrivere il tuo nome "Lucio 4/3/43" sul posto che hai occupato in tutti questi anni,
o che ti hanno visto seduto nell'ultima partita alla quale hai assistitio.
Non dovrebbero farvi sedere piu nessuno, e sarebbe da parte della società
un gesto di grande spessore, per uno grande come te.
Si, Lucio, tu sarai sempre con noi, nei nostri cuori, nelle nostre orecchie,
nelle nostre teste, e nei nostri songni, perche, comunque vada, con te...il sogno continua!
SCOMMETTIAMO...CHE!!!
Era un titolo di una trasmissione televisiva, che tutt'ora
riscuote buoni successi in mezza Europa.
Ma di televisivo c'e' ben poco nelle scommesse che hanno fatto alcuni "signori" del calcio
nostrano.
Questa, senza fare nomi, intanto ormai sono di dominio pubblico, non e' gente malata
come la maggior parte di scommettitori disperati, ma gente ingorda, insaziabile, alla quale ormai
non bastano piu', le centinani,a migliaia di euro guadagnati, dando quattro calci ad un pallone.
Nooooo!! Non gli bastano piu' perche', si fa meno fatica ad...arrotondare l'ingaggio,
scommettendo sullla pelle ignara di tifosi, societa' e ragazzi che in loro vedono il mito da emulare!
Ma quale mito!!! Eppure molti di questi truffaldini hanno una famiglia, hanno dei genitori, forse
anche anziani, ma soprattutto hanno dei figli, ai quali al calar della sera dovrebbero insegnare
come i comportamenti nella vita, debbano essere se non altro, all'insegna dell'onesta' e della correttezza.
Quei figli che poi incolpevolmente, si ritrovano con i propri coetanei a parlare delle imprese
domenicali dei propri genitori.
Vergognatevi!!! Facendo cosi' mettete a rischio anche la vita privata
di coloro che da voi si aspettano l'esempio da tramandare un domani ai propri figli.
Come ho scritto prima, non ho voluto fare nomi perche' se fosse per me, non meriterebbero neanche di essere
piu' nominati.
Scrivendo e riempiendo intere pagine su di loro si rischia di farli diventare degli eroi,
mi auguro pero' negativi.
Parlando di eroi positivi, invece, vorrei dedicare un pensiero peronsale ad un uomo
che in tutta la sua vita, ha impersonato perfettamente il personaggio dell'antidivo calcistico:
Segio Buso.
Molti oggi, dovrebbero prendere esempio da questo Buster Keaton del mondo pallonaro e non.
Lui, figlio di operai, e lavoratore instancabile, prima di approdare alle grandi
platee del calcio, mai e poi mai avrebbe pensato o accettato di vendere anche un solo minuto di una
partita di calcio dove lo vedeva protagonista.
Oggi tutti ne parlano bene di Buso, come giocatore, e apprezzato come allenatore
e come uomo legato fortemente alla sua famiglia.
Gazzoni, presidente di un Bologna eccezionale e rivalutato troppo tardi, di lui disse
che impersonava l'enciclopedia del calcio, parafrasandolo all'illustre Enciclopedia Treccani.
E non aveva tutti i torti, perche' anche l'inossidabile e preparato Alex Ferguson,
mito dell'Inghilterra pallonara e mondiale, per aver notizie su quei giocatori che avrebbero potuto interessargli, in piu' di una occasione lo interpello'.
Ciao Segio, uomo e calciatore di altri tempi, e per quanto ti riguarda molto piu'...puliti.
La tua e' stata una grande lezione di vita sia sportiva che umana, ma purtoppo degli eroi positivi poco se ne
parla, se non dopo la loro scomparsa e perche' pubblicitariamente rendono poco!!!
Grazie Sergio per il bell'esempio che hai trasmesso a tutti coloro che ti hanno avvicinato nel bene e nel male,
un male che pero' non e' riuscito a distruggere la tua serieta', la tua bonta', la tua onesta'!!!
Come si usa dire: che sono sempre i migliori che se ne vanno.
Sono certo che tu rimarrai indelebilmente nei cuori dei tifosi bolognesi e continuerai a correre insieme agli altri eroi rossoblu
in un prato azzurro dietro ad un pallone piu' pulito e cosi' facendo la grande storia del Bologna continuera' a farci pensare,
a sperare e a dire che anceh con tutti voi da lassu'...il sogno continua
NON DEVE NASCERE UN CASO DI LESA MAESTA'
A tutt'oggi purtoppo, e' andata
come molti tifosi speravano non andasse, cioe' ancora non c'e' stato,
il sospirato salto di qualita' che si sarebbe potutoeffettuare sia con il Lecce
che con il Cesena.
Due sconfitte brucianti contro due dirette concorrenti per la salvezza
e per lo piu' in partite giocate al Dall'Ara.
Inoltre una classifica critica e traballante, che non fa dormire
sonni tranquilli a dirigenti e tifosi.
Dopo ogni sconfitta, non ci si puo' appellare, come spesso succede
al fatto che le occasioni per fare goal ci sarebbero state.
Il calcio non e' fatto di se o di ma a favore o contro,
ma bensi' di palloni che per vincere una partita devono
essere messi nella rete!!!
Le nostre dirette concorrenti, ci sono riuscite, noi purtoppo no.
Alcuni nostri giocatori, momentaneamente hanno la vista
un po' appannata (leggi non vedono piu' la porta).
Altri hanno dimostrato di avere gambe un po' molli,
tanto che sembriamo quasi sempre in debito di fiato,
che ci fa arrivare sui pallonim nei contrasti,
o nelle ripartenze, un attimo dopo gli avversari.
In particolare mi e' sembrato di vedere che nei
contropiedi, diamo sempre la possibilita'
alla squadra avversaria di recuperare le posizioni difensive!!!!
E per restare sul pezzo, come si usa dire, mi sembra
che anche a Cagliari, non ci sia stata una grande prova di carattere.
Un primo tempo di grande sofferenza, all'insegna di passaggi
fitti fitti a centro campo, senza mai arrivare pericolosamente,
almeno al limite dell'area avversaria, se non su palla inattiva
con la puinizione di Ramirez.
Troppo poco per una squadra che punta alla salvezza!!!
Inoltre una partita molto nervosa da parte del Bologna,
che ha sicuramente avvantaggiato il Cagliari, il quale
con CONTI, COSSU, LARRIVERY si sono resi pericolosi piu' volte
colpendo pure un palo con IBARBO.
Unica nota positiva, a parte il punticino incamerato, che oltre
a fare morale, muove...la classifica,e' stato il ritorno al gol
su azione di Marco Di Vaio, il quale fresco di innesto ed avendo
la mente piu' lucida, ha avuto la freddezza nel segnare una rete
non di forza, ma di ...testa.
Alla luce di questa scelta tecnica operata a Cagliari,
bisognerebbe avere il corraggio di prendere delle decisioni,
anche se, impopolari.
Confrontando il momento del Bologna al momento politico
dell'economia italiana si potra' notare che, anche da questo
nuovo governo tecnico, tali scelte verranno effettuate.
Quindi, se certe responsabilita' le prende chi ha in mano
le redini dell'economia italiana, figuriamoci se non lo puo'
fare una societa' di calcio
nella persona repsponsabile sulle scelte techiche,
cioe' il mister!!
Non credo sia lesa maesta' fare...riposare o fare giocare
un tempo oppure una mezz'ora campioni che in questo momento
non stanno dando il meglio di se stessi!!!
Che siano giocatori di prestigio, l'hanno ampiamente dimostrato
nell'arco della loro carriera.
Quindi si abbia il coraggio di fare un passo indietro e accettare
serenamente di giocare anche...par-time o partendo anche dalla panchina.
Vorrei ricordare che la panca la stanno facendo certi CAMPIONI DEL MONDO
come Totti, Del Piero, Toni e forse altri, i cui nomi al momento,
non mi vengono in mente.
Forza ragazzi, non abbiate paura di perdere il posto da titolari,
anche perche', cosi facendo, dall'alto della vostra esperienza,
sareste un bell'esempio per quei giovani che avvicinandosi al calcio giocato,
assimilerebbero da subito che di acquisito nella vita, non c'e' nulla,
ma che tutto o quasi,bisogna conquistarselo giorno dopo giorno.
Solo cosi' si porta' crescere sia come atleti che come uomini,
e capire che il raggiungimento della meta prefissata per realizzare
i propri obbiettivi fara' loro capire che appunto solo cosi'
...IL SOGNO CONTINUA!!!
Articolo del 20/11/2011
Due partite che avevano cambiato la posizoine in classifica del Bologna:
quelle contro il Novara e l'Atalanta.
Tutte e due con vittorie abbastanza convincenti.
Perche' dico abbastanza? Semplicemente perche' ad un secondo tempo grintoso e battagliero
in ambo le partite, avevano fatto riscontro due primi tempi non altrettanto gagliardi ma,
opachi e senza gioco.
In questi due match, la squadra aveva dimostrato una tenuta atletica e fisica fuori dal comune.
Andando indietro nel tempo (estate 2011 in quel di Andalo), oggi a bocce ferme,
sono dell'idea che la preparazione fatta fare da Bisoli non fosse stata valutata nella giusta misura
da chi tira le fila economiche del Bologna, tanto che l'allenatore fu esonerato, anche se la
piazza e il tifo organizzato non l'avevano criticato piu' di tanto.
Riconosco che e' merito di Pioli cio' che e' successo in seguito,
riuscendo ad imprimere sia psicologicamente che caratterialmente una mentalita'
diversa ai ragazzi rossoblu'.
Al termine della decima giornata mi aveva fatto un certo effetto leggere la classifica:
Il Bologna a 10 punti davanti all'Inter con due lunghezze di vantaggio
ferma a 8 punti!!!
Mi sono tornati in mente immagini e ricordi di tanti anni fa:
7 giugno 1964.
Il caso, forse ha voluto che anche ai giorni nostri
questo numero due sia nel destino del Bologna.
Andiamo con ordine:
2-0 all'Olimpico di Roma che ci fece diventare Campioni d'Italia!!
Due vittorie consecutive in trasferta (Novara e Chievo) e due punti
di vantaggio sull'Inter, al termine della decima giornata.
Troppo bello per essere vero!!! Ancora oggi, terminata l'undicesima di campionato abbiamo
sempre quei famosi due punti in piu' dell'Inter, ma non riesco a gioirne piu' di tanto,
alla luce dei tragici fatti di Genova, dove hanno perso la vita persone innocenti e che giustamente
hanno fatto rinviare la partita Genova-Inter.
Avrei preferito vedere alla fine dell'unicesima gionata, se non alto, che l'Inter e il Bologna
fossero state a pari punti.
Traduco: Pareggio a Palermo del Bologna e vittoria dell'Inter a Genova.
Qualche punto in piu' in classifica non vale sicuramente vite umane,
che purtoppo, hanno tragicamente terminato il loro percorso di vita,
sottraendoli all'affetto dei loro cari.
Un sogno troncato dalla negligenza e dall'incuria di persone senza scrupoli che non hanno,
nel tempo, ottemperato ai loro doveri amministrativi per la salvaguardia del territorio.
Non so se le vittime fossero tifose di qualche squadra di calcio ma spero che da lassu' possano
tifare per la squadra del cuore e gridare...il sogno continua...
Ciao SIC
Ho conosciuto Marco Simoncelli un anno fa, in occasione di una
Partita del Cuore con la Nazionale Cantanti giocata a Modena il 25 maggio 2010.
Al di là di ogni frase retorica, posso confermare che SIC, come veniva chiamato
dai suo fans e come amava lui stesso definirsi, era come l'abbiamo sempre visto in
televisione durante le sua guasconesche ma composte interviste, rilasciate a tutti
coloro che gli avessero messo davanti una telecamera e/o un microfono.
Romagnolo verace e veloce sia nel modo di parlare che nel modo di agire.
La sua simpatia era contagiosa ed io l'ho toccata con mano proprio in quella serata di Modena.
La partita finì in parità, 7a 7, e quando si decise di andare ai calci di rigore con
sua grande sorpresa scoprì di dover essere uno di quelli scelti per tirarne uno.
La nostra squadra e quella dei nostri avversari, denominata Telethon-TIM,
formata da grandi campioni dello sport come Alonso, Fisichella, Massa, Razzoli,
Cassano e appunto Marco Simoncelli erano riunite al centro del campo
per la rituale scelta dei rigoristi.
Quando a Marco gli dissero che sarebbe stato uno dei prescelti per tirare uno dei rigori,
rispose con quel suo tono inconfondibile di voce: "Io lo tiro...
ma non so' se riesco a prendere la porta!".
Mi fece goal con un tiro centrale rasoterra ma fortissimo, facendomi passare
la palla sotto le gambe. I trentamila di Modena scoppiarono in un grande boato,
al ché mi guardò e mi disse: "Neanche quando ho vinto il campionato del mondo
ho sentito tanto casino!!!". Di getto gli risposi: "Marco, questo succede perché
sei molto amato da tutti, grandi e piccini di ogni età". Lo sport non ha perso
un grande campione ma anche l'erede naturale di Valentino Rossi che ci era invidiato
non solo in Italia ma in tutto il mondo intero.
Lui, come tutti coloro che praticano degli sport, in cui la velocità è la prerogativa
a prescindere, sanno che, e lo mettono in preventivo, può succedere per un motivo
o per un altro l'irreparabile.
La loro forza è che sono pienamente consapevoli di tutto ciò, ma la passione che li
avvince per lo sport è più grande di qualsiasi altro pericolo.
A volte ci sono segnali premonitori (cadute varie, incidenti più o meno gravi,
schivate in extremis o scivoloni di centinaia di metri) che dovrebbero allertare
coloro che sono protagonisti, ma sembra quasi che vogliano sfidare la fortuna
al limite di ogni logica.
Ciao SIC, sono certo che la tua corsa continuerà anche da lassù e magari ti ritroverai
con tutti i campioni della velocità che ti hanno preceduto in questo nuovo viaggio,
affinché ancora una volta, nella vostre folle corsa contro il tempo, potrete gioire
e constatare che grazie a lei per tutti voi... il sogno continua.
"LA DROGA GIOCA SPORCO"
Questa settimana, non voglio parlare del Bologna
e del calcio professionistico in generale più o meno contaminato ancora una volta da fatti
o personaggi, che sistematicamente e periodicamente, infangano il "gioco"
cosiddetto più bello del mondo.
Voglio parlare invece di quel calcio pulito, incontaminato, genuino,
che ogni volta che viene praticato regala gioia, sorrisi, riflessioni
ma soprattutto grande solidarietà!!!
Il 25 ultimo scorso ho partecipato ad un evento calcistico-sociale
di grande intensità emotiva: "INSIEME PER LA SICUREZZA STRADALE" triangolare
di calcetto disputatasi a Cadriana (MN) all'interno della comunità di recupero
e prevenzione "CASA DI BENIAMINO" di
Don Mazzi, impegnata nel reinserimento
di quei ragazzi e ragazze in cerca di una nuova possibilità di vita comune.
L'evento è stato organizzato per ricordare e sensibilizzare i giovani, su quanto
sia devastante mettersi al volante di un auto sotto l'effetto di alcolici
o sostanza stupefacenti.
Far loro capire che, in queste condizioni, l'eventuale danno procurato
non è solo a sé stessi, ma il più delle volte lo si procura anche a persone
che disgraziatamente si trovano sulla traiettoria di questi incoscienti.
Ed è proprio per questo motivo, che la Nazionale Italiana Cantanti
unitamente ad
Don Antonio Mazzi, deus ex machina della Fondazione Exodus
ha promosso un triangolare di calcetto. Tre squadre in campo!!!
La solidarietà della Nazionale Italiana Cantanti, i giovani di
Don Antonio Mazzi
denominato Team Exodus e come terza squadra un team creato in ricordo di
Ornella e Benedetta.
Ed è proprio per questi due angeli che ci siamo fatti paladini nel cercare
delle risposte all'incoscienza di una certa gioventù.
Ornella e Benedetta Sinico, madre e figlia di 45 e 9 anni,
il 5 luglio 2011 sono state strappate ai loro cari in un drammatico incidente stradale.
Il camionista che le ha travolte è stato trovato positivo al test per la cocaina.
La famiglia di Ornella e Benedetta è da sempre una delle principali amiche e sostenitrici
della Casa di Beniamino e delle sue attività per i giovani.
La giornata, è nata proprio dal desiderio e dalla volontà della famiglia stessa,
affinché il sacrificio di Ornella e Benedetta, non sia dimenticato e che possa
essere di monito per tutti quei giovani e non che mettono in gioco stupidamente
la propria vita e quella degli altri.
"UNA TREMENDA VOGLIA DI VIVERE" è lo slogan che da anni riassume lo spirito delle
iniziative di
Don Antonio Mazzi.
La vita riserva spesso situazioni incomprensibili che ci provocano dolore
e sgomento, ponendoci mille interrogativi!!
Una giornata con tanta voglia di vivere, con tanti bambini e adulti di ogni età
tutti lì per testimoniare e dare un segnale forte anche alle istituzioni ed ai politici
bi-partisan presenti, impegnati nel post-partita in un interessante dibattito
sulle problematiche della sicurezza stradale.
Nell'occasione ho avuto modo di conoscere tre persone di grande forza e carattere:
il marito di Ornella con i suoi due figli, fratelli di Benedetta;
i quali con dignità e umanità, hanno partecipato all'evento giocando con il Team che
portava sulle magliette i nomi ed i volti dei loro cari,
affinché non ci si possa dimenticare di loro.
Per la cronaca, la Nazionale Italiana Cantanti ha vinto il primo incontro
con il Team Exodus 4 a 0 e la finale successiva 2 a 1, aggiudicandosi questo primo
trofeo intitolato ad Ornella e Benedetta.
Tutto ciò è solo un dettaglio, quello che è contato, è la speranza e la finalità
che questo tipo di messaggio-evento possa essere seguito ed ascoltato con più attenzione
da quegli imbecilli che, non sanno o non vogliono rispettare loro stessi e, purtroppo di conseguenza,
la vita degli altri!!!
Ornella e Benedetta siete voi adesso da lassù che ci date la forza di credere e combattere
nella "Giustizia" perché la vita è un bene prezioso che insieme a voi ci fa ancora
sperare che nel suo nome... il sogno continua.
Articoli per la rivista "CALCIO D'INIZIO"
Articolo del 19/09/2011
Ricollegandomi a cio' che ho scritto nel
precedente numero di "calcio d'inizio"
speravo di essere smentio sonoramente,
non dico da un risultato positivo nelle
future partite del Bologna, ma almeno da
un atteggiamento diverso che il medesimo
avrebbe dobuto tenere in campo, contro il Lecce.
Dopo la partita di Firenze, nessuno dei diretti
interessati ha proferito parole di mea culpa,
anzi tutti al contrattacco,letteralmente parlando,
forse per paura di essere come al solito
fraintesi da qualche malcapitato giornalista.
E' noto che il miglior attacco e' la difesa!!!
Ma visto che io giornalista non sono, mi piacerebbe
essere identificato come "portavoce della piazza"
e quindi come si dice ambasciator non porta pena,
riferisco pari pari quel che il popolo rossoblu
fermandomi per strada mi dice tra il deluso e il
rammaricato.
I commenti e le considerazioni, di cui non mi stupisco,
sono all'unisono e parlando di questo momento
difficile del Bologna si lasciano andare
in giudizi del tipo: "beh, adesso vediamo,
se parlano ancora (riferito ai numerosi giochi e giocatori)
di una squadra più forte di quella dello scorso anno
o di un gruppo coeso ed entusiasta con tanta
voglia di correre e di dimostrare che una collocazione
nel tabellone di sinistra della classifica non è utopia.
Altri che commentavano i primi responsi negativi del campo
dicendo: per una estate intera non hanno fatto altro
che fare proclami e risentirsi se qualcuno metteva
in dubbio il loro operato!!! Ancora: va bene hanno
salvato la società da un quasi certo fallimento,
ma punto primo non pososno sempre pararsi dietro
questa operazione "consortiana" e punto secondo
avranno avuto il loro tornaconto a farlo
sia a livello personale che aziendale perche'
oggi come oggi nessuno fa niente per niente.
Poi qualcuno tenta anche di...dare i numeri
prendendo ad esempio i vari moduli di gioco
provati da mister bisoli:
quattro quattro due - tre quattro uno due -
quattro tre due uno...Bingo!
Per il momento il modulo che ha funzionato,
ma per gli avversari, è stato un
2 a 0 e un 0 a 2 (leggi fiorentina e lecce).
Pensieri abbastanza pesanti, che dovrebbero
far riflettere soci grandi e piccoli, giocatori
e tutti coloro che gravitano attorno al mondo
del Bologna F.C. 1909.
Un'ultima nota pittoresca: mi è stato riferito
da un affezionato abbonato di tribuna platino,
che il colpo d'occhio è tutt'altro che piacevole
ed edificante nel vedere tale settore,
definito un tempo quello dei Milordini, semivuoto!!!
Peccato perchè se non altro vista con gli occhi dei tifosi
avversari, era un'immagine colorita e simpatica, in modo
particolare quando ad ogni goal del Bologna i cuscini che
ricoprivano le poltroncine venivano
goliardicamente lanciati verso il campo di gioco
a dimostrazione dell'entusiasmo collettivo.
Oggi milordini e cuscini non ci sono piu' o quasi,
ma purtoppo anche i goal sembrano aver fatto la stessa fine:
desaparecidos.
Nonostante tutto comunque il Bologna è sempre una fede
e per chi lo ama nel bene e nel male...il sogno continua!
Articolo del 17/05/2011 "Il sogno continua"
Non a caso, mai titolo di canzone è più appropriato per celebrare il trentennale
della Nazionale italiana cantanti, canzone che a suo tempo scrissi per la squadra del mio
cuore, quando a Bologna arrivò Roberto Baggio e grazie a Radio Bruno, i tifosi rossoblu
hanno imparato a conoscerla, essendo diventata sigla ufficiale delle radiocronache di
George De Carvalho. Ebbene si, dopo trent’anni indimenticabili, il sogno di un gruppo di
cantanti-musicisti amanti del calcio,non finisce di stupire,anzi……continua.
Come potremmo definire, i vari Mogol,Morandi,Mengoli,Mingardi, che furono i primi
a credere e a fondare poi,questa meravigliosa macchina della solidarietà???
Come potremmo definire coloro che di li a poco (era 1981) come
Fogli Giacobbe,Tozzi,Gianni Bella,Pupo, che unitamente a Gianluca Pecchini,
(giovane manager laureato a Coverciano) si unirono ai cantanti sopracitati???
E come potremmo definire, altri nomi importanti come Ramazzotti,
Ruggieri,Barbarossa,Vallesi,Antonacci,Carboni, che unitamente a Paolo Belli,
Paolo Meneguzzi,Gigi D’Alessio, Neri Marcorè, Raul Bova,Niccolò Fabi, fino
alle nuove generazioni che con i Modà, i Sonohra, (scusandomi se tralascio qualcuno)
continuano a portare avanti questo sogno???
A me piace molto chiamarci:”I CAVALIERI DELLA SOLIDARIETA” .
Si, cavalieri senza macchia nè paura, perché all’inizio di questa avventura,
in pochi ci credevano.
Anzi a qualcuno, scappava un sorrisetto ironico, senza contare i mugugnii degli addetti
ai lavori, all’interno delle case discografiche, che non vedevano di buon occhio i
loro artisti indossare scarpette bullonate,calzettoni e pantaloncini corti,
per correre dietro a un pallone.
La risposta l’ha data il tempo, che inesorabilmente emette sempre
le proprie sentenze:
I discografici sono spariti o quasi, la nazionale italiana cantanti esiste ancora.
TRENT’ANNI E NON LI DIMOSTRA!!!
Festeggeremo questa memorabile ricorrenza, con la ventesima “ partita del cuore”,
il 30 maggio 2011 davanti a migliaia di persone, allo stadio Tardini di
Parma e milioni di telespettatori, in Eurovisione televisiva su Raiuno,
che dalle proprie case seguiranno l’evento.
Sarà un triangolare che ci vedrà contrapposti ad altre due squadre:
quella del Telethon Team e quella dei Parlamentari.
Tra le fila del Telethon Team, hanno dato la loro adesione sportivi come Felipe Massa,
Fernando Alonso, Giancarlo Fisichella, Aldo Montano e tanti altri,
nonché personaggi dello spettacolo come Massimo Giletti, Max Giusti e Gene Gnocchi.
Per la squadra dei parlamentari, top secret!
Ma penso che saranno …. le elezioni amministrative in corso
a designare i …. Candidati calciatori.
Mi piace ricordare alcuni momenti indimenticabili che hanno accompagnato
la NIC in tutti questi anni.
Per quanto mi riguarda, cominciò con una telefonata “ciao Paolo sono Gianni (Morandi)
giochi sempre in porta?” “certo risposi due o tre volte la settimana”, “sai, c’è Mogol
che mi ha chiesto un cantante-portiere, perché questa sera all’Arena di Milano,
c’è una partita di calcio contro gli attori, capitanati da Pier Paolo Pasolini
il cui ricavato servirà per comperare un’ambulanza alla Croce Verde.
Con noi ci saranno anche Lucio Battisti e Claudio Baglioni.”
Era il 2 ottobre 1975 e finì 1 a 1, ma nelle nostre vite stava per
cominciare una meravigliosa avventura.
Credo che la grande nave della NIC, abbia avuto come cantiere quella bellissima serata,
anche se il varo ufficiale avvenne qualche anno dopo, in altra data e sede.
Mi piace anche ricordare momenti storici del nostro cammino.
Una data importante fu la nostra prima trasferta in Europa in quel di Bucarest
in Ungheria dove abbiamo vissuto i preparativi per l’insediamento del primo
parlamento democratico ungherese, dopo la caduta del muro di Berlino.
Infatti due giorni dopo la nostra partita sarebbe accaduto questo evento straordinario.
La prima partita del Cuore del 1992 ripresa dalle telecamere di Rai 1 fu un altro
momento importante quando allo Stadio Olimpico di Roma arrivarono 80.000 persone,
che ci fecero capire quanto la gente amasse la nostra squadra.
Nel 1996 contro i politici italiani fu il nostro primo successo “diplomatico”,
perché convincere i vari D’ Alema, Maroni, Fini, Casini, La Russa, Gasparri e Veltroni
a giocare nella stessa squadra non fu facile.
Anche li a Verona arrivarono 45.000 persone e più di 10.000.000
di italiani seguirono la diretta TV.
Nel 1998 a Sarajevo dove sfidammo la nostra “Brigata Corazzata Ariete” tra i palazzi
distrutti che portavano ancora i segni della guerra. L’incasso di quella partita servì
per salvare i bambini dalle mine antiuomo.
E come non ricordare l’emozionante incontro del 06.10.99 con Sua Santità Giovanni Paolo II
recentemente beatificato davanti a tutto il mondo?
Un incontro che personalmente mi porterò nel cuore per tutta la vita e che alla sua morte
mi ha ispirato una canzone a lui dedicata “Ora parlami d’amore” rivolgendomi a lui come una
preghiera e chiedendogli che anche da lassù vegli sopra di noi.
Altro momento magico fu sempre a Roma, la sera del 25.05.00. una notte incredibile
con Arafat, Simon Peres, seduti l’uno vicino all’altro unitamente all’allora nostro
Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Davanti ad uno Stadio Olimpico gremito
in ogni ordine di posto scendemmo in campo in nome della pace, per giocare contro una
formazione mista formata da israeliani e palestinesi.
Una grande emozione vederli abbracciarsi dopo una rete.
Quella notte coltivammo il sogno che i due popoli potessero davvero mettere fine alla guerra.
E tanti, poi tanti, sarebbero i momenti da raccontare, ma vorrei tornare ai tempi nostri
ricordando che in trenta anni di attività solidale abbiamo disputato 480 partite
di fronte ad oltre 8.000.000 di spettatori in tutti gli stadi italiani ed
all’estero e a 80.000.000 di telespettatori, oltre aver raccolto fondi per
58.000.000 di Euro in soccorso di tante associazioni e fondazioni come
l’AIDO, l’AIL, FANEP, ADMO, ANT e disposto fondi per la ricerca sulla SLA
e altre malattie genetiche.
A ricordare tutto ciò è in uscita anche un libro con prefazione di Giulio Mogol
dal titolo “….senza essere eroi (i meravigliosi 30 anni della
Nazionale Italiana Cantanti)” edito da VIATOR MI e che l’autore Lucio Rizzica,
inviato SKY, lo definisce “una vera e propria bibbia della NIC”.
Un lungo romanzo che attraversa 30 anni della storia dell’Italia, del mondo,
attraverso le partite, gli aneddoti, le curiosità e le tante opere sociali realizzate dalla NIC.
Un racconto corredato da schede, box, fotografie, risultati, date, statistiche
e ricordi dei protagonisti.
Dall’idea originale di Mogol alla partita del Cuore del trentennale di Parma.
Ecco perché a conclusione di questi ricordi e considerazioni, sento di dover
dire solo GRAZIE ma veramente di cuore, a tutti coloro che ci hanno seguito e che
ci seguiranno nel futuro, che ci amano per il nostro impegno sociale del quale,
senza falsa modestia, noi ne siamo estremamente orgogliosi e che ci fa ancora che
per tutti noi e per la NAZIONALE ITALIANA CANTANTI;
Il sogno continua….
Articolo del 02/09/2011 "Pronti vi...A!!!"
Riparte per il Bologna un campionato che, al di là
delle cosiddette “figuracce” dirigenziali e non (Calciomercato,
buste, pass auto, giocatori più o meno vogliosi di onorare
questa maglia rossoblu) lo vede ancora protagonista nella massima serie
calcistica. Noi tifosi, di questo dovremo essere molto orgogliosi.
Se penso che altri tifosi di città importanti che oggi navigano nelle acque
torbide delle serie inferiori oppure cancellate definitivamente dal panorama
calcistico italiano, nel ricordare la lettera A la identificano
solo come la prima del nostro alfabeto. Dico questo, perché non si può
immaginare quanto sia importante per una città come Bologna essere,
calcisticamente parlando, nell'olimpo del calcio italiano.
Noi abbiamo provato la serie B e il baratro della serie C da dove siamo
risorti con grande dignità e forza d'animo.
Quanto sia rispettata e amata e simpatica questa squadra e città
ho avuto modo di appurarlo negli anni sopracitati.
Centinaia e centinaia di persone mi fermavamo, esprimendomi il loro dispiacere
e disappunto per quella incredibile collocazione.
Per tornare ad oggi, ho ancora nelle orecchie la serata magica del 29 luglio 2011,
in quel di Andalo, luogo del ritiro del Bologna FC 1909, organizzata da Fabio Bonetti.
La cittadinanza del posto e un folto pubblico bolognese ha voluto salutare
il Mister Pier Paolo Bisoli, il suo staff tecnico e i ragazzi tutti,
dando loro appuntamento anche all'anno prossimo.
IL SOGNO CONTINUA, canzone che ho scritto, cantato e dedicato
al Bologna e ai suoi tifosi ha aperto la serata corredata dal
videoclip, dove ancora una volta è stato ricordato e lungamente applaudito
il capitano per eccellenza nella storia del Bologna: Giacomo Bulgarelli,
che per l'occasione ha duettato con me con grande entusiasmo.
È stata una serata in cui assieme ad Andrea Mingardi e a qualche
“infiltrato” di fede calcistica diversa come Maurizio Tirelli,
Ugo Conti e il conduttore Daniele Perini abbiamo toccato con mano
la grande forza e voglia del gruppo di fare un campionato di buon livello.
Si è notato l'entusiasmo che Pier Paolo Bisoli è riuscito a trasmette
ai ragazzi “vecchi” di militanza e ai nuovi arrivati.
Il pubblico presente ha applaudito lungamente sia il Mister che capitan
Marco Di Vaio quando questi con grande ironia si sono cimentati nelle
vesti di provetti cantanti: il primo esibendosi con grinta nella canzone
“In ginocchio da te” rendendo omaggio al presidente onorario Gianni Morandi
il quale, da casa, ha gradito simpaticamente; mentre Marco Di Vaio
ha dato il suo... massimo nel dedicare la canzone “Rose Rosse” a tutti
i presenti, giornalisti e inviati compresi sia della carta
stampata che quella radio-televisiva.
Nel ripensare a questa bellissima serata mi è entrato nella mente
un pensiero: sarebbe bello che noi cantanti bolognesi, veri tifosi
e frequentatori fino ad oggi dello stadio Dall' Ara, ci trovassimo
tutti d'accordo nel cantare assieme una canzone per la nostra
squadra del cuore! In attesa comunque di ciò, possiamo sempre
cantare: VAI CUORE ROSSOBLU... che... IL SOGNO CONTINUA.
Articolo del 18/09/2011
Carneade!!!! Chi è costui?
Esclamò il buon Don Abbondio nei Promessi Sposi pensando che a
tale nomignolo corrispondesse un’entità umana!
Io sono un tifoso abbastanza accomodante e paziente,
che ha seguito in altri tempi, pagandosi anche le trasferte,
quel Bologna caduto in disgrazia navigando per un po’ di tempo
tra la serie B e la serie C!
Quindi, oggi come oggi, non mi basta più vedere due o tre belle
giocate ogni tanto, come dicono gli intenditori, per entusiasmarmi
e stravedere per un giocatore e non sono sufficienti quelle
due o tre giocate per giustificare certe richieste di aumenti
di ingaggio o innalzamenti dei cartellini dei medesimi,
chiunque essi siano!!!
Ramirez come Carneade? Forse questo no, ma personalmente
mi sembra che si sia troppo parlato ed esagerato in questi ultimi mesi.
Vorrei fare una similitudine. E’ come se nel mondo che mi è più vicino,
cioè quello dello spettacolo e della musica leggera si aumentasse
il costo o l’ingaggio di un artista solo perché in occasione di qualche
concerto ci si cimentasse in due o tre acuti “pavarottiani”.
No, non è così, e non lo è stato neanche per Pavarotti stesso,
che prima di arrivare a farsi apprezzare in tutto il mondo ha dovuto
faticosamente dimostrare all’universo, quanto valesse.
No, non è così, perché nell’ambiente della musica, solo se prima
ti fai apprezzare con continuità, magari vendendo anche qualche
migliaia di CD o vincendo qualche manifestazione importante del settore,
nonché avere pure un’esposizione costante mediatica,
solo allora puoi permetterti, e non da subito ma in seguito,
di chiedere maggiore emolumenti.
E’ comprensibile e logico comunque, che se il colpaccio dei 10\15\20
milioni di euro fosse andato o andasse, in un prossimo futuro, in porto
avrebbe dato un’assestamento rilevante alle casse della società!
Ci sarebbe proprio voluto, ma alla luce del momento critico in cui versa
non solo il nostro Paese, ma il mondo intero, non ci credo ci possa essere
qualcuno che possa versare tale cifra e solo per il 70% del
cartellino di Ramirez.
Troppo clamore attorno a un ragazzo di 20 anni, che ancora
non ha dimostrato di valere e giustificare simili cifre.
Troppo si è detto e troppo si è scritto e non invidio certo
gli inviati della carta stampata e dei mass media radiotelevisivi
che hanno dovuto ogni giorno scriverne e parlarne.
Ramirez è stato talmente pubblicizzato che se fossi
stato un imprenditore bolognese, lo avrei immediatamente
scritturato per una pubblicità locale.
Personalmente ho conosciuto il “Ramirez” che mi ricorda
l’attore Eli Wallace, e che nel film di Sergio Leone “il buono, il brutto
e il cattivo”, impersonava il personaggio del…”brutto”,
Ramirez se non altro è ….”bello”.
Caro Gaston, c’è gente che per guadagnarsi la pagnotta,
scende svariate centinaia di metri sotto terra (leggi….minatori cileni….).
Noi, e mi ci metto anch’io, dobbiamo dichiararci fortunati,
perché noi la terra nel nostro lavoro ce l’abbiamo
sotto i piedi e non sopra la testa.
Comunque sia e comunque vada, ho la massima fiducia in te,
nella tua maturazione sia come uomo che come calciatore,
perché da vecchio tifoso sono convinto che per il Bologna sarai
un valore aggiunto che mi e ci farà sempre sperare e
credere che con te ….il sogno continua!
Pomeriggio sul due con Paolo Mengoli
Oggi, 30 Aprile 2011 Paolo Mengoli sarà a "Pomeriggio sul due
con Milo Infante con una puntata sulla beatificazione di Giovanni Paolo Secondo, dove porterà
una sua testimonianza dell'incontro avuto con lui e della canzone a lui deidcata.
Paolo Mengoli: un canto d'amore per Giovanni Paolo II
Ancora un appuntamento televisivo molto importante
e in mondovisione per il cantante Paolo Mengoli il quale, Domenica 10 aprile
sarà ospite nel programma “Cristianità” in onda su Rai International a partire
dalle 11.40 fino alle 12.30, ora italiana, durante la recita dell' Angelus, al mondo intero,
da parte del Santo Padre Benedetto XVI.
La trasmissione, che è condotta da Suor Myriam Castelli, nota giornalista appartenente
alla congregazione delle Paoline, presente in tutto il mondo
(nonchè autrice del libro: Santo Padre – Giovanni Paolo II Maestro e Testimone),
rientra nell'ambito delle varie dirette in preparazione alla beatificazione
di Giovanni Paolo II.
Il Cantante bolognese, proporrà dagli studi Rai di Saxa Rubra
il suo canto: “Ora Parlami D'Amore”, un omaggio al Pontefice che ha cambiato il mondo
con la forza della fede e dell'amore.
Il programma, Cristianità, va in diretta in tutti i continenti, eccetto l' Italia
e raggiunge una audience, mediamente, di circa 60 milioni di telespettatori.
“Ho avuto modo di incontrare Giovanni Paolo II i 7 Ottobre 1999”, dichiara
il cantante Paolo Mengoli, “ed ho composto questa canzone di getto,
pochi giorni dopo la sua scomparsa avvenuta nel 2005.
Non ho mai voluto pubblicarla perchè la ritenevo una preghiera personale,
che partiva dal mio cuore verso un uomo di così grande levatura cristiana.
Ora, invece, ho ritenuto che per la sua Beatificazione sia logico
e naturale dedicargli questo semplice, ma sincero canto
– Ora Parlami D' Amore – rivolgendomi a lui, con la speranza
che anche da lassù possa proteggere l'umanità intera.
“Che spettacolo…Bologna!!!”
di Paolo Mengoli
Ad accogliere il folto pubblico bolognese, circa mille persone, lunedì sera
nel foyer del Teatro Manzoni c’era una splendida
e fiammante “rossa” dal nome ormai leggendario Desmosedici.
Una meritata vetrina per la moto che,con Capirossi in sella, comincerà tra
poco l’avventura del Moto Mondiale 2004.
“Che spettacolo…Bologna!!!” e spettacolo è stato grazie alla classe e alla
padronanza del palcoscenico di tutti gli artisti
intervenuti e alla effervescenza della due splendide presenze femminili
Chiara Sani e Alessia Tomba.
La serata è scivolata tra momenti di musica e comicità senza dimenticare,
con il rispetto dovuto, i tristi eventi di Spagna.
E mentre Samuel coinvolgeva gli ignari Carlo Nervo e Beppe Signori in un
gioco di esilarante ventriloquia, Franco Fasano
ammutoliva i presenti con le sue bellissime canzoni, di quelle che arrivano
dentro e fanno emozionare,terminando la sua
performance insieme al sottoscritto duettando “Amo” ,un momento da pelle
d’oca.
Bravi Savi & Montieri con le loro imitazioni sportive, Alexander
illusionista di grande classe e i Los Locos che hanno fatto
ballare tutti, a sedere, grazie ai loro ritmi latino-americani.
I momenti ufficiali e importanti della serata, in quanto voluti e dedicati
alla bolognesità ,si sono legati ai tre
riconoscimenti ad altrettanti bolognesi doc :
Enzo Raisi, Assessore alle Attività Produttive, oltre ad aver patrocinato
l’evento è stato il primo a salire sul
palcoscenico per consegnare la “Turrita d’argento” ad una “antica
bottega”bolognese e all’emozionantissimo Nino Simoni che da
oltre trent’anni e tutte le mattine apre la sua bottega, appunto, nel
Quadrilatero offrendo ai suoi clienti,oltre agli ottimi
prodotti di salumeria, anche il suo inesauribile sorriso.
Il Resto del Carlino nella persona di Beppe Tassi ha premiato la Ducati
corse presente con Claudio Domenicali , Livio Suppo
(Ducati Marlboro) e il grande, in tutti i sensi e non è un controsenso,
Loris Capirossi motivando l’orgoglio, di una città
come Bologna, di vantare a livello internazionale la sua “rossa”di Borgo
Panigale dalla quale si aspetta per il Moto Mondiale
2004 grandi emozioni e soddisfazioni grazie anche a quel “piccolo ,grande
uomo”, Loris Capirossi che dal palcoscenico del
Manzoni ha battuto all’asta il suo casco aggiudicato a Beppe Signori per
1500€. La carena della Desmosedici 2003 messa
all’asta dalla Ducati corse invece è andata a Samuele Podestà della Virtus
Pallacanestro per 1020€.
Unica eccezione alla bolognesità, ma nessuno se ne è accorto: il premio
consegnato a Beppe Signori, in veste di testimonial
dell’At’c, consegnato dal direttore dell’azienda dei trasporti di Bologna.
Beppegol è ormai bolognese a tutti gli effetti e
questa città è felice di accompagnarlo fino alla soglia dei 200 gol in
carriera.
Tanti ospiti illustri in platea: primo fra tutti il sindaco Giorgio
Guazzaloca, il sen. Filippo Berselli, il sen. Gianluigi
Magri e alcuni si sono fatti coinvolgere dall’asta benefica aggiudicandosi
oggetti impreziositi dal valore aggiunto di essere
appartenuti a personaggi famosi: i guanti e la maschera da sci di Alberto
Tomba per 600€ a Capirossi; il pallone autografato
da Maradona al Sen. Gianluigi Magri per 500€; la maglia della Nazionale di
Carlo Nervo alla consigliera Cristina Marri per
1000€ e ancora la maglia di Signori per 1000€.
Molti oggetti donati da Sandro Munari(tuta ignifuga) , dal Club ufficiale di
Pantani (maglia e bandana), maglia Fortitudo ,
Virtus 1934 e maglia della Nazionale Ciclisti autografata e consegnata da
Franco Ballerini sono a disposizione
dell’Associazione “Delia Gennari”onlus e verranno messe all’asta in una
prossima occasione.
Bologna…sei davvero un grande spettacolo!!!…e grazie
a Te…
IL SOGNO CONTINUA!!
Dicembre 2002
Articolo
tratto da “il Resto del Carlino” di mercoledì 11 dicembre
Paolo Mengoli benefico
Telethon
Venerdì e
sabato esorterà ad essere generosi da Piazza San Stefano.
Venerdì e sabato prossimi saranno due giorni all’insegna della solidarietà
che vedono protagonista Paolo Mengoli sia come cantante che brillante
intrattenitore, quale è abituato ad essere durante le sue esibizioni. Il
cantautore bolognese, infatti condurrà i collegamenti da Bologna per la
maratona televisiva di Telethon, a fianco di Lorena
Bianchetti presentatrice, su Raiuno, di “A sua immagine”. Lo stesso
sabato, alle 21 sarà inoltre in concerto alle sale Musicali
dei Baraccano nell’ambito di “Natale in Santo Stefano”, la
manifestazione patrocinata dal Quartiere a favore dell’associazione Delia
Gennai per la ricerca sulla sclerosi multipla. Tra i fondatori della
Nazionale Cantanti, che gioca partite per beneficenza, Mengoli non si è mai
sottratto ad iniziative di solidarietà, ma anche per lui c’è una prima
volta: la conduzione a Telethon: “Sono felice - ha dichiarato di fare
parte di questa grande squadra. Ognuno di noi partecipa senza percepire,
giustamente, alcun compenso. Così siamo come un gigantesco puzzle in cui
ogni artista rappresenta un tassello utile per raggiungere e superare il
traguardo di 21 milioni di euro da devolvere alla ricerca sulle malattie
genetiche”.Il compito di Mengoli sarà quello di incitare gli spettatori e i
vari ospiti a contribuire il più possibile alla raccolta fondi. Lo farà
venerdì pomeriggio da Villa Cicogna dove, in occasione della premiazione dei
“Caschi d’oro”. Cercherà di convincere il campione Valentino Rossi
a cantare insieme a lui, lo farà dal Motor Show di Bologna.
Poi, sempre con la speranza di combattere una malattia genetica sostenendo
l’Associazione Delia Gennai, Mengoli terrà il concerto di
beneficenza al quartiere Santo Stefano. “E’ una sorta di recital
anticipa il cantante- in cui propongo anche un repertorio di canzoni
italiane tra le più famose nel mondo, come Caruso o Volare”, e l’omaggio
agli intramontabili della musica italiana sarà il filo conduttore della
partecipazione di Mengoli, il 28 Dicembre, a “Uno di Noi”, lo show
del sabato sera di Raiuno di Gianni Morandi, “l’occasione
specifica Mengoli- per ricordare la Maestra Scaglioni, la nostra insegnante
di canto, e l’esperienze azzurre nella Nazionale Cantanti.
Un gol per l’Africa
di Paolo Mengoli
Mi trovo in ritiro con i miei amici e compagni della Nazionale Italiana
Cantanti. Si sta avvicinando un giorno molto importante per tutti noi e per
tutti coloro che ci hanno sempre seguito con affetto e simpatia. È arrivato
il momento della decima edizione della PARTITA DEL CUORE che si giocherà
allo Stadio Ferraris di Genova il prossimo 18 giugno con diretta televisiva
su RAIUNO contro l’agguerritissima formazione dei Piloti Formula Uno
capitanata da Michael Schumacher. Tutto ciò accade in concomitanza del
nostro 20° anno di attività con ben 394 manifestazioni organizzate e con
incassi interamente destinati a progetti di solidarietà che hanno superato i
70 miliardi di lire e con una presenza di pubblico di oltre 7 milioni di
persone, facendo registrare il tutto esaurito in ogni stadio. Inoltre ben 73
milioni di telespettatori hanno seguito le precedenti nove edizioni di
questo evento. Per questa decima edizione de La Partita del Cuore la
Nazionale Cantanti ha deciso di dedicare il suo impegno alla realizzazione
di un grande evento che ha come tema centrale l’Africa. I fondi che
raccoglieremo in questa occasione saranno utilizzati per progetti mirati ai
bambini e per favorire nuove possibilità di auto sviluppo per l’Africa
stessa oltre a garantire cibo e rendere possibile anche l’accesso ai farmaci
e ai programmi di scolarizzazione.
Ora per tornare all’inizio del nostro incontro, questi ritiri che noi
facciamo 4 o 5 volte l’anno, sono un momento particolare un po’ fuori dai
canoni della nostra attività professionale di musicisti-cantanti. Abituati
per motivi di lavoro ad orari che non si sposano con una attività sportiva,
in questi raduni ci mettiamo a disposizione del nostro allenatore Sandro
Giacobbe, che ha un passato da grande stopper/libero, affinché si possa
impostare sia atleticamente che socialmente il futuro immediato della nostra
iniziativa benefica. Paolo Belli, Niccolò Fabi, Paolo Vallesi, Enrico
Ruggeri, I Gemelli Diversi, Cesare Cremonini del Luna Pop ecc. tutti insieme
per assimilare gli schemi del Mister. Lo scatto di Pupo sulla fascia
sinistra è di quelli che neanche il famoso Bip-Bip dei cartoni animati
riuscirebbe a fermare. L’imperiosità e la grande forza fisica del nostro
Presidente Eros Ramazzotti non hanno niente da invidiare al miglior Vieri
(solo la dolcissima moglie Michelle e la bellissima figlia Aurora con una
stretta marcatura a uomo riescono a tenerselo sempre a tiro… di abbracci e
baci!). E’ bello vedere con quale impegno sia Riccardo Fogli che Mogol
svolgono diligentemente il loro compito di terzino destro e sinistro. Senza
mai voler eccedere o strafare, riescono puntualmente a chiudere i varchi a
loro destinati, non lasciando spazio agli avversari. Morandi e Mingardi, due
dei soci fondatori della Nazionale Cantanti unitamente a Mogol e al
sottoscritto, dirigono il centrocampo con grande maestria. In Gianni rivedo
l’eleganza di quel Romano Fogli che spianò con il primo gol, la strada verso
il 7° scudetto del Bologna nel campionato 63/64 ed invidiabile è la sua
continuità atletica e costante nel macinare Km e Km da buon maratoneta. In
Andrea si può rivivere la visione di gioco del grande Bulgarelli: con i suoi
passaggi illuminanti infatti riesce a servire magistralmente le punte
Barbarossa e Antonacci. Già Giacomo Bulgarelli!! Lo proporrò vista la sua
straordinaria performance nel video della mia canzone d’amore che ho
dedicato al Bologna “Il Sogno Continua”, come nuovo acquisto della Nazionale
Italiana Cantanti! Ma torniamo al longilineo Antonacci, il quale in campo ha
le sembianze della gazzella e che puntualmente riesce a finalizzare con il
gol il lavoro dei suoi compagni sia di piede che di testa. Mi ricorda il
mitico Pascutti immortalato nella magica foto del gol fatto all’Inter,
bruciando in tempismo un incredulo Tarcisio Burgnich. Poi Marco Morandi, una
bella sorpresa: treccine alla Edgard Davids, ala veloce, scatto repentino,
andatura costante, tutto suo padre (ma quello degli anni 60!). È stato
bravissimo a ritagliarsi uno spazio sia come artista che come calciatore
della N.I.C. Mi piacerebbe parlare di ognuno di questi ragazzi che con la
loro popolarità hanno messo a disposizione l’integrità fisica a favore di
persone meno fortunate. È un obbligo morale citarne uno per tutti anche se,
come si usa dire, un po’ fuori dal coro: GIANLUCA PECCHINI. Da 20 anni Deus
Ex Machina della nostra iniziativa. Messo da parte il fatidico “pezzo di
carta” conseguito alla facoltà di giurisprudenza, ha seguito il suo istinto
di manager organizzatore. Ha saputo conquistarsi la nostra fiducia e anche
nei momenti più critici è stato insostituibile collante. PEK, come noi lo
chiamiamo ha sacrificato in più di una occasione anche la propria vita
privata impegnato com’era ad ascoltare le lamentele o a discutere di
problemi personali di ognuno di noi. Tutto ciò sembra veramente un sogno! Sì
perché dopo 20 anni e oltre 70 miliardi messi a disposizione per fatti ed
interventi umanitari, ricerche scientifiche, contributi finanziari a
sostegno di unità ospedaliere ecc. Per voi che ci seguite, per tutti noi
della Nazionale Italiana Cantanti e concedetemi questo legittimo orgoglio,
per il sottoscritto che alla luce della 325a partita disputata ha ancora la
voglia di far continuare questa meravigliosa, grandiosa, straordinaria,
inimitabile, affascinante e infinita avventura convinti che per tutti voi e
per tutti noi… il SOGNO CONTINUA!
Beppegol in Nazionale, tutta la vita!
di Paolo Mengoli
Il Nettuno, i Palazzi Re
Enzo e Podestà potremmo paragonarli a Pagliuca, Signori e Gazzoni Frascara.
Così anche Piazza Maggiore sbarcherebbe in Nazionale!Vari argomenti sono
stati trattati dalla stampa sportiva e non in queste settimane che ci hanno
separato dal nostro ultimo appuntamento su Bolognamania: dal caso di satira
o pseudo-satira politica scoppiato a seguito del programma RAI Satyricon, a
quello sportivo tra Juventus — Moggi — Collina, della serie: "Anche le
ricche Signore del calcio s’incazzano!". Sul primo caso lascio ai lettori
scelte e giudizi personali. Sul secondo, da appassionato di calcio "sano e
pulito", sono rimasto molto amareggiato nel constatare che lo stile
graffiante e ironico Juve/Agnelli, ha lasciato il posto a quello un po’ più
arrogante ed offensivo targato Juve/Moggi. Forse il Signor Moggi teme che la
grande personalità dell’arbitro Collina possa offuscare la sua credibilità
di abile e sottile manager calcistico. Secondo me l’unico errore che può
aver commesso il Signor Collina è forse quello di non aver mai usato nessun
tipo di… gel o brillantina, come si pubblicizzava in un famoso carosello
degli Anni ’60.
C’è un altro argomento che vorrei sottoporre ai lettori ovvero la rinascita
di una stella: Alex Del Piero. A quanti atleti sarebbe stata concessa la
possibilità di un’attesa così lunga, prima di tornare a livelli accettabili?
Lo abbiamo aspettato per ben tre anni tra problemi personali, di gioco o
fisici ampiamente esposti a suo tempo da Zeman, uno dei più bravi e
chiacchierati allenatori del nostro campionato (sarà un caso del destino ma
dopo quelle dichiarazioni a Mister Zeman non gliene è andata bene una!). Nel
frattempo però per l’Alex-Godot, come lo ha definito Agnelli, non cambiava
nulla anche se la sua ombra vagava per i campi nazionali ed internazionali,
alla ricerca di quella forma fisica che non arrivava mai (come riportato
anche dalla rivista finanziaria americana "Forbes", che in un servizio sui
calciatori più pagati riguardo a Del Piero scrive: "Ha la tendenza a
scomparire nelle partite importanti, incluse le performance al limite della
vergogna…"). Forse ad altri calciatori la rieducazione atletica ed il
recupero fisico glieli avrebbero fatti fare lontano dai riflettori… Ad Alex
no! Anzi sotto l’ala protettrice della Vecchia Signora, veniva puntualmente
convocato in Nazionale per i Mondiali di Francia 1998 (ELIMINATI!).
Puntualmente in campo con la sua squadra di club, la Juventus, sia in
campionato che in Champions League (PERSI!). Puntualmente riconvocato per
gli Europei del 2000 (PERSI PURE QUESTI!). A questo punto però, come si
sussurra al BAR SPORT dove le chiacchiere di lì a poco diventano realtà,
entrano in scena i veri padroni di questo tipo di calcio: gli SPONSOR! Vivi
o morti certi giocatori devono scendere in campo. A tal proposito apro una
parentesi: scommettiamo che se Baggio dovesse mantenere questa forma fisica,
senza nulla togliere alla sua indiscussa classe, sarà uno dei convocati per
il Mondiale del 2002 in Giappone e Corea? Sai quanti milioni di gadget
venduti tra cappellini, maglie, foto, T-shirt ecc. senza calcolare la
sponsorizzazione tecnica di turno! E se così non fosse, la sua mancata
convocazione farebbe gridare allo scandalo. Detto questo al di la
dell’affetto sportivo che ognuno di noi ha per la propria squadra del cuore,
non c’è dubbio che il recupero sia morale che fisico di un atleta è sempre
un evento positivo sia che esso si chiami Alex Del Piero o Sandrino
Sgarbozza non fosse altro, riferendomi ad Alex, per ciò che di positivo ci
ha regalato prima dei fatti più sopra citati, deliziandoci con le sue
"veroniche calcistiche" e i gol di pregevole fattura. Quindi un ben
ritrovato al "Pinturicchio" nell’olimpo del calcio. Per giocatori che
vengono pazientemente attesi, ce ne sono altri che, nonostante prestazioni
superlative, non vengono tenuti più in considerazione per la Nazionale. E
allora non meravigliamoci se ad un grande atleta e serio professionista come
Beppe Signori che da almeno tre anni nonostante una forma smagliante da fare
invidia ad un ventenne, non gli viene concessa la gioia di una convocazione
in Nazionale meritatissima. Forse Beppe Signori non ha più l’età? Quando
l’integrità fisica, la grinta e l’intelligenza calcistica sono al top, la
carta d’identità non ha nessun valore come dimostrato da altri grandi
campioni come Mattheus, Beckenbauer, Baggio, Zoff ecc. Forse Beppe Signori
non è più capace di fare gol?? (15 nel campionato scorso e 12 a tutt’oggi in
quello attuale, fanno cadere anche questa ipotesi). Da quanto tempo è che un
giocatore del Bologna FC non viene convocato nella Nazionale maggiore? Se
togliamo la parentesi mondiale del 1998 di Roberto Baggio o la tribuna di
Jonatan Binotto del 1999 credo siano 35 anni che ciò non avviene con una
certa continuità. Comunque credo che la convocazione più importante quanto
desiderata da parte di Beppegol sia stata quella decretata dalla sua dolce
metà Viviana in occasione della sua terza maternità. Dopo Denise e Greta
ecco Niccolò che va ad arricchire la loro già bellissima e dolcissima storia
d’amore e ci fa capire quanta sensibilità abbia dimostrato il nostro
"gladiatore" nella scelta del nome per il suo ultimogenito, in ricordo di un
Niccolò più sfortunato ma mai dimenticato: Niccolò Galli. Non ci sono dubbi,
anche per una decisione come questa si può dire senza retorica: Forza Beppe
anche per te come per noi tifosi rossoblù...IL SOGNO CONTINUA!!!
NEL BLU DIPINTO DI ROSSOBLU
di Paolo Mengoli
Sanremo, Marzo 2001
Anche quest’anno è arrivato puntualmente "Il Santo Patrono" della musica
leggera italiana: quel Sanremo (Festival!) al quale la maggior parte degli
addetti ai lavori punta, facendo "voti" e carte false nella speranza di una
più proficua vendita di CD, cassette e quant’altro sia legato all’industria
discografica. Puntualmente come nelle passate edizioni si parla e si scrive
di tutto ma sempre meno di canzoni, cantanti, arrangiatori e musicisti,
spostando l’attenzione su argomenti più frivoli, alla ricerca disperata di
qualche scoop. Forse molti non sanno che dietro ad una semplice
"canzonetta", c’è un lavoro oscuro di ore, giorni e mesi impegnando decine e
decine di persone: dagli autori dei testi e della musica, agli arrangiatori,
dai musicisti ai tecnici, dai cantanti ai produttori (anche se a volte poco
esperti) non tralasciando i promoter per il lancio discografico fino ai
grafici, agli operai delle fabbriche di stampaggio CD, agli addetti della
distribuzione nei negozi. Ultimi, ma non per importanza, i network
radiofonici e i DJ (vorrei sentire una radio senza musica fatta di sole
parole! In quanti la ascolterebbero?). Che ci sia poi un forte business è
ormai arci-noto. Canzoni come: "Nel blu dipinto di blu", "Non ho l’età",
"L’italiano", "Quando quando quando", "Una lacrima sul viso" hanno fatto il
giro del mondo, facendo guadagnare miliardi a tutto il settore discografico.
E allora perché nonostante il grande spiegamento dei mass-media attorno al
festival, c’è stato questo FLOP televisivo e forse anche discografico??
Probabilmente per il poco spazio riservato alle canzoni in gara, per le
quali è difficile dare un giudizio al primo ascolto. Forse la vecchia
formula del doppio interprete, un big e un giovane, riveduta e corretta
darebbe la possibilità a chi giudica di assimilare meglio il brano e dare
così un giudizio più convinto. Inoltre l’eccessivo intervallo fra una
canzone e l’altra, con interventi dal back-stage troppo scontati e banali
(Enrico Papi sa fare di meglio). L’idea è buona ma va cambiato il modo di
proporla. Così facendo è venuta meno l’attenzione dei telespettatori verso
le canzoni. Più veritieri Piero Chiambretti e Fiorello. Il primo con i suoi
interventi spontanei ha trasmesso simpatia e allegria. Il secondo con la
simpatia e l’esperienza di chi è sempre stato in mezzo alla gente, ha
recepito con grande prontezza ciò che lo spettatore voleva.
E veniamo alla ormai famigerate giurie. Ho letto sui quotidiani che anche
l’organizzazione del Festival difende a spada tratta la cosiddetta "GIURIA
DI QUALITA’": non vi sembra un po’ strano che proprio questa giuria sia
quella che da parecchi anni decide le sorti del Festival spostando con i
propri voti l’ago della bilancia, cambiando il vincitore? Alcuni precedenti:
Anna Oxa davanti ad Antonella Ruggiero che poi la superò nella vendita dei
CD. Sanremo 2000: gli Avion Travel, fischiatissimi dal pubblico in sala per
aver vinto davanti ad Irene Grandi (altra trionfatrice nelle vendite). E
quest’anno ancora a sorpresa Elisa, brava anche lei, ma non sicuramente
popolare come Giorgia, seconda classificata (il vero vincitore è stato
Zucchero che ha composto le due canzoni). Mi piacerebbe sapere quanti CD o
33 giri cosiddetti Nazional Popolari hanno nella loro teca, alcuni dei
giurati speciali, in particolare coloro che ne masticano più di cinema che
di musica. Sì perché chi accetta di fare il giurato di "qualità" al Festival
di Sanremo, deve almeno avere una infarinatura musicale e conoscere qualcosa
della vita artistica dei partecipanti alla manifestazione. Personalmente non
ho mai visto un cantautore tipo Dalla, Battiato, De Gregori, Pino Daniele
oppure qualche cantante come Morandi, Ranieri, Ramazzotti decidere le sorti
di un film alla mostra internazionale di Venezia o al David di Donatello o
al Giffoni Film Festival. Ma siamo sicuri che i loro palati sopraffini
coincidano con il gusto musicale dei consumatori di CD della gente comune?
E veniamo alla padrona di casa: Raffaella Carrà. Personalmente ammiro la sua
grande serietà professionale. E’ un’artista completa come richiede lo
show-business: cantante ballerina, inviata speciale, intrattenitrice,
conduttrice di grandi show in Italia ed all’estero, sincera e difensivista
quando si tratta di ammettere anche un successo a metà, come nel caso del
Festival di Sanremo 2001. Credo che le colpe di questo flop televisivo siano
da ricercare in coloro che l’hanno consigliata e diretta; fosse stato per
lei avrebbe dato retta a ciò che le dettava il cuore. Da buona
emiliano-romagnola, con grande sensibilità avrebbe impostato il Festival in
un’altra maniera, lasciando da parte quegli ospiti un po’ maleducati,
scorretti e piuttosto scomodi scegliendo un altro genere di artisti tra cui
(e perché non sognare!) la partecipazione di un gruppo di cantanti che un
bel giorno decisero tutti assieme di indossare maglietta e pantaloncini
corti per aiutare, giocando al pallone coloro che ne avessero avuto bisogno
ed in particolare i bambini sofferenti di ogni età. Quella Nazionale
Cantanti che al di la del risultato ottenuto sul campo esce dagli stadi dopo
ogni partita, tra abbracci ed applausi. Sarebbe un sogno: per la prima volta
tutti assieme con una canzone d’amore e di pace per i bambini di tutto il
mondo, che ci accomuna sul palcoscenico più seguito, ambito, chiacchierato,
osannato, amato, disprezzato d’Italia, ma che sicuramente farebbe gridare: W
IL FESTIVAL! oppure CARRAMBA CHE FESTIVAL!!! Chissà forse è una utopia,
comunque anche per speranze come queste, il sogno continua.